Stamattina sono andato in ufficio. In realtà ci sono stato sì e no un quarto d’ora, il tempo necessario per recuperare il mio pc di lavoro che contiene una certa quantità di dati che mi servono e che dovevo sempre cercare qua e là, il token per l’accesso sicuro ai sistemi aziendali di esercizio – a cui in genere non accedo, ma non si sa mai – e un po’ di roba varia, oltre che buttare via tutto il cibo che tenevo come schiscette e che ovviamente è scaduto. Nel tragitto sono persino riuscito a passare all’Esselunga di Porta Nuova – vuota – a recuperare la tazza di Harry Potter che mi aspettava da qualche mese e che ora continuerà ad aspettare per qualche mese in ufficio. Naturalmente avevo il permesso del mio capo, di HR, di Real Estate e di Security (arrivati tutti al volo).
In ufficio ho solo trovato il collega in reception – che deve stare aperta – e una delle signore delle pulizie – che si devono comunque fare. In compenso ho trovato auto in doppia fila mentre pedalavo, e soprattutto verso la fine avevo il fiatone. Sarà dura il vero rientro, mi sa!
Ultimo aggiornamento: 2020-05-07 16:26
Io invece sono rientrato oggi in ufficio (a lavorare) dopo sei settimane e mezzo tra home office e sospensione delle attività.
Eravamo pochissimi a lavorare, sotto un certo punto di vista ancora più spettrale che gli uffici completamente vuoti.