Il coronavirus ci assorbe

C’è una cosa che forse non appare così immediata riguardo a quanto sta capitando queste settimane. Se scorrete gli ultimi miei post, vedrete che – a parte le recensioni di libri del sabato e i quizzini della domenica – sono praticamente tutti su temi legati al coronavirus. Lo stesso per le mie vignette che non fanno ridere: le eccezioni sono il ricordo di due morti per altre cause…

Il fatto è che io scrivo delle cose che leggo oppure che vedo in giro. In giro non ci posso andare, e i media parlano solo della pandemia: che altro posso fare? Beh, non avete idea di quanto questa cosa mi scocci. A me piace scrivere delle cose più disparate; questo appiattirmi su un tema mi intristisce ancora più della forzata impossibilità di uscire.

A questo punto lancio la palla ai miei ventun lettori, o almeno tra quelli di loro che mi conoscono abbastanza. Di che cosa vi piacerebbe che io vi parlassi? Magari mi viene voglia di scrviere qualcosa di diverso :-)

18 pensieri su “Il coronavirus ci assorbe

  1. nicola

    Sono nella tua stessa condizione. #commentoutile Io mi chiedevo: ma tutti i problemi che avevamo prima dove sono finiti? I profughi ci sono ancora? La Corea del Nord sta testando i missili? L’Iran si sta preparando alla III guerra mondiale? 9×9 farà 81?

  2. maroco[n]

    Ricordo che stava per cadere il governo sull’abolizione della prescrizione e c’era una furiosa discussione sul referendum per confermare o meno il taglio dei parlamentari…

  3. Carolina

    di arte per esempio! Ci sono diversi musei che hanno sul sito percorsi di visita virtuae… potresti raccontare qualche particolare poco noto di qualche opera o artista, se ti senti di farlo! E’ sempre molto rigenerante l’arte.

  4. Lele

    @.mau.
    Io di certo non ti conosco abbastanza anche se credo di avere letto tutto quello che hai scritto qui da almeno quindici anni.
    Ma proprio perché non ti conosco abbastanza, mi chiedo (e non è la prima volta), e ti chiedo:

    È obbligatorio parlare di qualcosa?

    Parlaci dei motivi per cui tutti i giorni devi scrivere qualcosa, vabbé che nulla dies sine linea, ma secondo te tutto ciò che scrivi (qui) ha un senso, un valore per essere condiviso con chiunque acceda alla rete?
    Perché lo fai?
    Perché (qui) scrivi ogni giorno? Perché scrivi ad ogni costo?

  5. Gwendalyne

    Sul mio blog non c’è quasi più un post dove io non finisca per trattare almeno di striscio il coronavirus, tanto che stavo pensando addirittura di creare un tag apposta (così non “inquino” troppo gli altri). Quanto a te… beh, se parli di matematica o di scienza è sempre un piacere! :-)

  6. emillius

    Premesso che non ti conosco abbastanza … e che credo di essere il ventiduesimo dei tuoi ventun lettori…
    Butto li’ un argomento su cui mi piacerebbe sentire la tua opinione, nel caso ti interessi, anche se non so quanto interessi ai primi 21.

    Non so se sei al corrente della faccenda del TMT alle Hawaii, il telescopio da costruire osteggiato da alcuni locali ( tipo protesta NoTav ;) )

    Quello.

    http://www.tmt.org

    Grazie comunque.

    Ah, anche qualsiasi altro argomento di astronomia, in generale, e’ il benvenuto. :)

    1. .mau. Autore articolo

      Ne so qualcosa ma non moltissimo. Magari domani pomeriggio racconto quello che so e che penso, ma non aspettarti chissà che.

  7. Ionti

    Parlando di qualcosa che sicuramente conosci, sai consigliarmi un testo introduttivo sulla teoria dei numeri?
    Ho comprato l’omonimo libro di André Weil, ma non è così facile…

    1. .mau. Autore articolo

      Partire con Weil mi pare davvero esagerato, considerando che la teoria dei numeri non è esattamente un campo banale. Io la studiai sull’Hardy-Wright, mo’ ci penso un attimo per vedere se c’è qualcosa di più semplice (ovviamente in inglese).

    2. Sandrobt

      Con livello a salire:
      Singh, L’ultimo teorema di Fermat (divulgativo, ma meglio di altri libri divulgativi matematici)
      Davenport, Aritmetica superiore (in buona parte comprensibile da buoni studenti liceali, ma già non banale)
      A livello universitario ce ne sono tanti, ma dipende dal livello di partenza e da che taglio ti interessa. Libri più verso la teoria dei numeri analitica sono ad esempio
      Hardy-Wright, An Introduction to the Theory of Numbers (enciclopedico ma un po’ datato)
      Mendes France – Tenenbaum, The Prime Numbers and Their Distribution (buon libro base a livello di corso universitario)
      Apostol, Introduction to Analytic Number Theory (spesso criticato tra gli addetti ai lavori, ma comunque più comprensibile di altri)
      Davenport, Multiplicative Number Theory (più avanzato, è il più diffuso testo base per ogni studente di dottorato in TdN analitica)

      Poi ci sono i libri di Harold Edwards che potrebbero essere interessanti (io conosco quello sulla zeta di Riemann, anche questo non particolarmente apprezzato dai teorici dei numeri, ma che potrebbe invece essere più adatto a matematici che fanno altro)

      1. Ionti

        Singh l’ho letto. Sui numeri primi e la funzione di Riemann ho letto Derbyshire, che mi è parso ottimo per il mio livello.
        Preferirei qualcosa in italiano, ma se proprio non si trova nulla, va bene anche l’inglese…

        1. Sandrobt

          Non lo conoscevo neanch’io. Aritmetica superiore di Davenport direi che è più o meno di quel livello di difficoltà (perlomeno all’inizio, poi inizia a descrivere in termini abbastanza semplici anche cose più avanzate), anche se è più in stile espositivo di quello di Carmichael che è più o meno un piccolo manuale.

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