Apro Repubblica e trovo un titolone: Coronavirus, Senato, Salvini-Berlusconi rompono tregua, finita l’unità nazionale. Inizio a leggere l’articolo: trovo scritto «Il centrodestra infatti sale sulle barricate e minaccia di bocciare il decreto Cura Italia con le misure economiche anti-Coronavirus.» La cosa mi pare un po’ strana, considerando che per quanto ne so io è difficile che una minoranza riesca a superare la maggioranza a meno di franchi tiratori. Continuando, ho finalmente letto quello che a quanto pare è il casus belli: «Tanto che l’opposizione della Lega blocca il tentativo della maggioranza di limitare al massimo le sedute parlamentari: per varare il maxi decreto, che è già lungo 126 articoli ma assorbirà anche gli altri decreti finora approvati dal governo, dovranno riunirsi tutte le commissioni e dare i pareri.» (La maggioranza avrebbe voluto che fosse solamente discusso in commissione Bilancio).
Ora, potrei sbagliarmi ma ogni parlamentare fa parte di un’unica commissione (permanente: bicamerali e speciali non contano per l’approvazione del decreto); quindi possono essere tutte convocate in parallelo. Inoltre le commissioni dovrebbero essere convocate in sede referente – il “dare i pareri” dell’articolo; anche con voto contrario di qualche commissione dove l’opposizione ha i numeri per farlo, si andrebbe comunque in aula. Insomma, limitarsi al giudizio di una sola commissione non fa risparmiare tempo, e diventerebbe un precedente pericoloso. Qualcuno più esperto di me in procedure parlamentari mi sa dire se mi sbaglio, oppure in effetti tutta la polemica da parte del centrosinistra è pretestuosa?
Ultimo aggiornamento: 2020-03-19 19:00
In “permanente, bicamerali e speciali non contano per l’approvazione del decreto” la virgola dovrebbe essere un punto e virgola, altrimenti non si capisce il senso (sembra che anche le commissioni permanenti non contino… ovviamente non è così, ma ho dovuto rileggere per essere sicuro del senso della frase).
Facciamo un due punti e non se ne parli più!
Non so se sia rilevante, ma in questo periodo (con un accordo tra tutte le parti politiche) le presenze in parlamento sono limitate al minimo indispensabile. La presenza di tutti i deputati adesso è assai complicata (molti sono al loro domicilio e gli spostamenti sono difficili) e soprattutto sconsigliabile perché le misure di distanziamento non potrebbero essere rispettate.
quello lo so, ma non è che cambi molto avere una sola commissione o più d’una. Più che altro, in questo periodo di emergenza, si potrebbe pensare che le commissioni (che sono solo referenti, per l’appunto, e non hanno nemmeno obbligo di stenografatura delle sessioni) si facciano in videocall.