Ricordate la mia storia con Sushi Shop? Il problema è che non sono mai riuscito a trovare un altro ristorante giapponese che facesse servizio a domicilio e avesse cibo apprezzabile. (Occhei, a me comunque dava fastidio tutto il Philadelphia™ che ci mettevano, ma amen). Avevamo così ripreso a servirci da loro.
Venerdì pomeriggio verso le 18:15 facciamo un ordine. Invece che il solito sushi box per due, facciamo degli ordini diversi; io prendo del sashimi, e il sito mi offre la scelta tra riso e miso come contorno in omaggio. Bene, dico io, non ho nemmeno bisogno di aggiungere del riso. Chiediamo che l’ordine ci venga portato alle 20. Alle 20.25 Anna telefona chiedendo “scusate, ma dov’è il nostro ordine?” al che ci viene detto “il fattorino è già partito da un po’”. Alle 20:40 Anna ritelefona: in quel momento suona il campanello. Prendiamo il sacchetto… e ci accorgiamo che manca il riso. Nuova telefonata di Anna: quello che le viene detto è nell’ordine
– vi rimandiamo il fattorino con il riso (siete già tre quarti d’ora in ritardo, dobbiamo ancora aspettare un quarto d’ora?)
– ah, ma il riso è in offerta solo a pranzo (peccato che nello scontrino sia segnato che c’è anche il riso, anche se a 0 euro)
– ma tanto non l’avete pagato (certo, ma se non fosse stato indicato che c’era noi l’avremmo aggiunto all’ordine).
A questo punto ho detto ad Anna di lasciar perdere. Quello che però lascerò definitivamente perdere sono gli acquisti al Sushi Shop. Innanzitutto si erano chiaramente dimenticati dell’ordine. Io ci metto io un quarto d’ora in bicicletta ad arrivare da lì a casa, e il fattorino va in scooter. Se guardate gli orari, sono giusto quindici minuti dalla prima telefonata all’arrivo, senza contare un banale particolare come il fatto che si erano anche dimenticati di mettere le vaschette per la soia, segno di sacchetto preparato in fretta e furia. Ma un sedicente servizio clienti che cerca solo una scusa dietro l’altra, invece che ammettere l’errore e dare chessò un credito di due euro o meglio ancora una porzione di riso in offerta nell’ordine successivo (costo marginale 30 centesimi…) non merita i miei soldi. Vorrà dire che torneremo a mangiare fuori.
Per me farsi recapitare il cibo a casa (indipendentemente da chi e cosa) è il Male. Si sfruttano indirettamente poveracci, si premia la pigrizia ed in generale si smenano soldi inutilmente.
Sono anche pragmatico ed il fatto che sei arrivato per vie puramente qualitative allo stesso risultato va bene, speriamo adesso che non ti rifugi in un altro sito/servizio…perché errare è umano ma perseverare è diabolico!
io non ho mai preso cibo a casa da terze parti (deliveroo, glovo e simili), ma solo in posti che lo gestiscono da sé. A questo punto possiamo anche dire che i camerieri sono sfruttati e quindi non bisogna andare a mangiare fuori, no?
Se realmente lo fanno in proprio (abbastanza raro oggidì) sfrutti meno (rimane il resto cmq). Lo sfruttamento è certo per i vari glovo e per gli altri dipende quanto vengono pagati, e non dipende dal fatto che tu vada o meno a mangiare fuori :-).
Io lo uso spessissimo (costa poco, lo mangiano anche le bimbe, è di buona qualità e varietà, etc) e capita che ogni tanto arrivi un po’ in ritardo, ma ho sempre ricevuto 10€ di buono ogni volta che è arrivato tardi, quindi penso tu sia stato sfortunato e francamente mi spiace che tu ne parli pubblicamente così male…