Ieri sono andato a Torino per una necessità improvvisa, e ho preso Italo perché mi costava un bel po’ meno del Frecciarossa. Sapevo bene che questo avrebbe significato ben poco posto per le mie gambe, ma visto che sono poi tre quarti d’ora di viaggio mi sono adattato. Quello che però mi ha davvero innervosito è stata un’altra cosa. Subito dopo che era passato il controllore una ragazza percorreva il corridoio dicendo “Io sono qui per Telethon. Voi sapete che cos’è Telethon, vero?” Sì, lo so che cosa è Telethon, e so anche che io non ho nessuna voglia di essere disturbato in treno da alcunchì che voglia chiedermi alcunché che non sia il mio biglietto. Questo vale per il tipo che casualmente ogni volta ha bisogno di due euro per comprare il biglietto come per gli intortatori di professione per un qualsivoglia progetto. Quello che non so è invece se questa sia una scelta specifica di NTV per incamerare qualche soldo (reale o virtuale, tipo sponsorizzare Telethon in questo modo e quindi dare loro meno denaro)
Gli intortatori di professione ci sono anche sulle frecce di Trenitalia.
Forse l’unica differenza è che la loro presenza era stata preannunciata dall’altoparlante…