Ieri pomeriggio è morto Giovanni Filocamo, dopo alcuni anni in cui ha combattuto contro un tumore al cervello: due operazioni, la seconda molto invasiva tanto che dovette imparare da capo a parlare e scrivere, riuscendo comunque a ottenere il dottorato in matematica dopo aver completato il lavoro che aveva dovuto abbandonare a causa della malattia.
Giovanni, anche se si faceva chiamare “il matematico curioso”, in realtà era fisico di formazione, ma poi si era avvicinato alla matematica soprattutto per il suo interesse nella didattica e nella divulgazione. Ci siamo conosciuti nel 2011, quando partecipai per la prima volta al Festival della Scienza; lui era nel comitato scientifico del festival e aveva approntato nei sotterranei di Palazzo Ducale una mostra di matematica interattiva. Purtroppo non siamo mai riusciti a fare nulla insieme. Avrei dovuto collaborare alla rivista MATE, ma lui fu defenestrato da direttore responsabile prima ancora che uscisse il primo numero (onestamente, credo che fosse tagliato esattamente come me a fare quel lavoro, cioè zero: ciò non toglie che non è stata una bella mossa, e comunque la rivista naufragò lo stesso); tecnicamente sono anche stato parte del consiglio scientifico del progetto MathFitness che aveva fondato dopo che aveva lasciato il quasi omonimo Matefitness, ma la sua malattia non ci ha permesso di fare nulla. Ci restano i suoi libri e il ricordo del suo essere tanguero, l’altra grande passione che aveva oltre alla matematica.