Qualche giorno fa è uscito un nuovo album di Franco Battiato, “Torneremo ancora”. L’album contiene quattordici brani storici arrangiati orchestralmente e suonati dalla Royal Philarmonic Concert Orchestra, e un inedito, quello che dà il titolo all’album, con la voce registrata tra il 2016 e il 2017 durante le prove di un tour con la Royal che abortì quasi subito, e la musica aggiunta questa primavera.
Il problema è che è abbastanza probabile che Battiato soffra di una forma piuttosto avanzata di Alzheimer. Ovviamente nessuno lo scrive, “per rispettare la privacy del Maestro” o più probabilmente per evitare di essere citati a giudizio; ma molti interventi lo fanno intuire, più alla lontana (Vanity Fair) o quasi esplicitamente (Roberto Ferri, che d’altra parte ne aveva già parlato l’anno scorso). Ecco: per me operazioni di questo tipo, con il Maestro vivo ma che non può avere parola al riguardo, sono di puro sciacallaggio. Non mi danno fastidio gli album postumi, anche quelli che raccattano gli scarti degli scarti: ma credo che ci sia un limite, e in questo caso è stato superato.