Premessa: come probabilmente sapete, io leggo tanti libri e li recensisco poi tutto sul mio blog. Dopo un po’, quando mi viene voglia, copio le recensioni in vari siti:aNobii, Goodreads e LibraryThing che nascono proprio per le recensioni e Amazon e IBS che invece servono a vendere libri. Perché lo faccio? Affari miei. Più in generale, scrivo le recensioni perché voglio dire quello che penso e poi le pubblico in giro perché non mi costa praticamente nulla e magari qualcuno che non frequenta il mio blog può essere interessato.
A maggio presi in prestito l’ebook di The Game di Baricco, decisi che l’intenzione magari era buona ma il risultato non esattamente tale, e scrissi la mia recensione sintetica, oltre a un pippone un po’ più lungo che finì su Medium. (Dovrei anche postare pubblicamente i miei appunti che ho preso mentre leggevo, ma sono pigro. Una bozza è comunque su hookii.)
Sono passati alcuni mesi e domenica sera ho postato la recensione – quella sintetica – sui siti suindicati. Stamattina mi arriva un messaggio dal signor Amazon Reviews che mi dice “La tua recensione di The Game (Einaudi. Stile li… non può essere pubblicata su Amazon”. Più precisamente:
Grazie per aver inviato una recensione.
Grazie per aver inviato una recensione su Amazon. Dopo aver analizzato attentamente l’invio, abbiamo stabilito che la tua recensione non può essere pubblicata sul sito Web. Ti ringraziamo per il tempo dedicato e i commenti inviati. Le recensioni devono aderire alle seguenti linee guida:
http://www.amazon.it/review-guidelines
Notate che è la prima volta che mi capita una cosa del genere. Dopo che al primo colpo non riuscivo a raggiungere quella pagina, ci sono finalmente arrivato e ho potuto leggere queste linee guida. Vediamo i vari punti:
- Idoneità: devo avere fatto acquisti per almeno 50 euro negli ultimi 12 mesi. Ci sto, anche se non di molto perché spesso uso il Prime di Anna.
- Utilità e rilevanza: tralasciando l’utilità e rilevanza di commenti come “arrivato nei tempi” (mai mettersi a fare confronti con gli altri), sono convinto che il mio commento era rilevante (sui contenuti del libro) e spero possa essere utile.
- Contenuti promozionali: non ho promosso nulla. Non ho neppure scritto “leggetevi piuttosto X”, anche perché non avrei saputo che consigliarvi.
- Contenuto sessuale: really?
- Violazione di proprietà intellettuale: il testo l’ho scritto io.
- Attività illegali: non mi pare di avere postato “minacce o incitamento alla violenza, fisica o di altra natura” nei confronti di Baricco, anche perché non cap8isco perché dovrei farlo.
Resta insomma un’unica possibilità: Rispetto degli altri. Nei dettagli, io non ho violato la privacy di nessuno, non ho mentito sulla mia identità, non ho cercato di togliere visibilità all’opinione altrui, non ho offeso altri utenti né ho messo in discusione le opinioni e le esperienze altrui. Insomma, resta solo questo punto:
Non pubblicare contenuti calunniosi, diffamatori, molesti, minacciosi, istigatori, pornografici, osceni o volgari. Per esempio, non utilizzare oscenità o volgarità, espressioni che suggeriscono odio o intolleranza nei confronti di altri sulla base della razza, etnia, nazionalità, sesso o identità sessuale, religione, orientamento sessuale, età o invalidità, inclusa la promozione di organizzazioni che supportano discriminazioni di questo tipo.
(gli esempi lì riportati sono solo esempi, quindi non perdo tempo a dire che non c’entrano con quello che ho scritto). In definitiva la mia recensione ha contenuti “calunniosi, diffamatori, molesti” e quindi non mi è permesso di inserirla (o di inserirne una diversa). Come potete intuire, non mi suiciderò per la ferale notizia, né smetterò di inserire recensioni, a meno che Amazon Reviews non cominci a cassarmele in massa: tanto le mie recensioni di libri non portano vantaggio a Besos, ma eventualmente agli utenti. Però credo che sia utile che almeno i miei ventun lettori sappiano che per Amazon Reviews io ho calunniato/diffamato/molestato Baricco.
Ultimo aggiornamento: 2019-10-17 21:27
Senza fare dietrologia su Baricco, credo che il problema sia alla voce “volgarità”: probabilmente Amazon non ha digerito quei due “incazzarmi” :)
è probabile (anche se il De Mauro per esempio definisce quel verbo “alto uso”), però a questo punto mi chiedo perché aspettare un giorno e mezzo, visto che non credo proprio che un essere umano abbia controllato quella recensione!
L’ipotesi e` facilmente verificabile. Prova a rimandare la recensione sostituendo la parola incriminata
nelle linee guida c’è scritto che se una recensione non è approvata non ne accettano altre sullo stesso item, ma è anche vero che i libri non sono così importanti…
Ipotesi mia: c’è un filtro sulle parolacce (in questo caso una banale regex su *cazz*), ma per evitare falsi positivi le recensioni flaggate vengono verificate da un umano nel primo momento utile (che in questo caso ha confermato la censura).
In alternativa, il check sulle parolacce è automatico ma non sincrono e la job queue di Amazon aveva un giorno e mezzo di backlog :)
Ipotesi alternativa: un bot potrebbe aver trovato la tua recensione qui, uguale identica a quella di Amazon e averla considerata _Violazione di proprietà intellettuale_
questo invece è molto improabile, perché dovrebbe capitare sempre.
ah, ho ripreso l’ebook e Baricco ha usato due volte incazzare/incazzarsi, verso la fine del testo. Avevo l’idea di avere usato il termine per una ragione specifica :-)
L’avevo detto io. Chi apprezza quel libro non va contraddetto e non bisogna presentargli concetti non banali.
Giusto che il commento sia stato cassato (o, più specificamente, cazziato) perché è diffamatorio verso i contenuti del testo in oggetto.