Leggiamo insieme le notizie

Quando il ministro della pubblica istruzion… pardon, il ministro degli interni dice che vuole reintrodurre il grembiule, non ha senso replicare che è meglio pensare alle strutture pericolanti delle scuole. Per questo occorrono soldi, per introdurre il grembiule no.

Quando il ministro delle comunicazion… pardon, il ministro degli interni sentenzia che nessun esponente della Lega andrà da Fazio, il problema non sono i compensi del conduttore, quanto l’impedire che in queste settimane politici di altri partiti possano andarci, causa par condicio.

Il bello è che non c’è neppure bisogno di nascondere queste cose, tanto non se ne accorge nessuno. Il vero problema che abbiamo – non solo noi italiani, mi sa, ma non è che mal comune mezzo gaudio – è questo.

6 pensieri su “Leggiamo insieme le notizie

  1. Marco[n]

    Beh, però non è detto che impedisci agli altri di andare, non basta che Fazio inviti tutti mettendo a disposizionie di tutti lo stesso tempo? Se poi non ci vai affari tuoi.
    Io, tra l’altro metterei Salvini per ultimo così intanto passano tutti gli altri, se poi lui non si presenta, amen.

    1. .mau. Autore articolo

      non ci giurerei. Dovrei ricontrollare la legge, ma credo che ci sia una sanzione se non è stato dato lo stesso rilievo.

      1. Mestesso

        La legge dice che a tutti deve essere data una finestra temporale alla tv, e che non ci siano posizioni prevalenti (alias che X si presente per due ore cumulative sui canali RAI ed Y mezzora). Ovviamente non dice “tutti da Fazio”, ma “tutti in tv”.

        Fazio sta sulle scatole perché a) non è parte della RAI ma trasmette lì e quindi non è “in quota” a qualcuno b) è una delle poche trasmissioni che “regge” con l’audience in generale e l’unica che si presti a questione politiche.

        1. .mau. Autore articolo

          Dimentichi il piccolo particolare che la trasmissione di Fazio non è prodotta dalla Rai (ed è per quello che non possono abbassare il suo compenso se non perdendo il format), e quindi non può dire “va bè, aumento la percentuale dei leghisti da un’altra parte”.

          1. Mestesso

            Come ho già detto Fazio NON è un programma RAI (che per me vuole implicitamente dire che è prodotto da qualcun altro). E’ anche vero però che la RAI ha il pallino pubblicitario in mano, almeno parzialmente, ed in parte paga comunque Fazio e produttore esterno con questi soldi. Volendolo potrebbero rinegoziare i termini, ma non hanno voglia di farlo e non solo per motivi finanziari.

            Sono pure io il primo a dire (senza essere leghista) che in tempi di magra i margini vanno rivisti verso il basso per motivi di equità: un 10-15% in meno lo si potrebbe benissimo fare.

            Poi siamo tutti d’accordo che Salvini fa tutto questo per secondi fini.

          2. .mau. Autore articolo

            Certo, in linea astratta l’azienda (non il ministro degli Interni, al limite il MEF) potrebbe chiedere uno sconto per motivi finanziari, magari fuori dai riflettori. Ma il pallino pubblicitario non c’entra nulla. E ribadisco che proprio perché il format è di qualcun altro una trattativa di quel tipo potrebbe anche finire con la società che ha i diritti sul format che sposta baracca e burattini su un’altra piattaforma. Magari il ministro degli Interni sarebbe anche felice, la Rai probabilmente un po’ meno.

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