Che succederà se Theresa May accetterà l’ipotesi di “uscita flessibile” proposta ieri da Tusk? Beh, sul Gentlemen Agreement secondo il quale gli inglesi dovrebbero astenersi nelle votazioni importanti europee avrei dei grossi dubbi. Gli albionici sono antieuropeisti, in questi decenni ce ne siamo accorti, e a questo punto continuerebbero a mettere i bastoni tra le ruote come hanno del resto sempre fatto. Però c’è un altro punto a mio parere più interessante. Tutto il casino di queste settimane nasce dalla necessità di chiudere la faccenda Brexit prima delle elezioni, per ovvie ragioni di rappresentanza democratica: alla fine mi sembrava che fossimo arrivati al paradosso di Achille e della tartaruga. Ma se alla fine questi poveri inglesi dovranno andare a votare, ci saranno ancora cinque anni – o almeno il tempo fino alle prossime elezioni britanniche – per (non) trovare una soluzione: e il rinvio può tranquillamente restare sine die. Considerando che May era uno dei pochi politici del Regno Unito – e forse l’unico Tory di un certo peso – a essere contro la Brexit, non è che in fondo in fondo sia quello che voleva?
Ultimo aggiornamento: 2019-04-10 09:17
Sinceramente dubito. May è la prima ministra, ma è anche una politica che vorrebbe avere una carriera in un futuro. Se davvero il suo obbiettivo fosse stato quello di condurre il Paese ad un rinvio sine die, e se nella tana di serpenti che sembra essere il suo partito se ne fossero accorti, di certo potrebbe dire ciao per sempre ad ogni ambizione politica.
è una tanta di serpenti l’un contro l’altro armato, tanto che nessuno è riuscito a farla fuori :-)