Da oggi è possibile fare domanda per il reddito di cittadinanza, sperando per i beneficiari che inizi ad essere elargito prima del 29 maggio prossimo venturo: ma non correte, conta semplicemente il mese di presentazione e non il giorno. Leggo però che la cosiddetta “Carta RDC” fornita da PosteItaliane prevede dei costi per le operazioni: un euro per prelievo da Postamat, 1,75 per prelievo da Bancomat, 1 euro per bonifico e 50 centesimi per postagiro.
Non ho voglia di entrare nelle diatribe sul reddito di cittadinanza, e quindi parto dalla definizione data al di fuori dei proclami per la gggente: si è voluta fare una revisione delle politiche del welfare per semplificare. Perfetto. Possiamo anche immaginare che la semplificazione abbia portato alla scelta di un unico soggetto elargitore di RDC, anziché affidarsi alla concorrenza del mercato. Perfetto. Ma a questo punto tratti con questo soggetto (leggi, dai loro un po’ di soldi) in modo che non ribalti le sue spese di gestione sugli aventi diritto. Posso comprendere i bonifici e il bancomat, ma postamat e postagiro sono operazioni interne, non ha senso che vengano pagate da chi evidentemente non ha soldi altrimenti non avrebbe il reddito. È un costo maggiore per lo Stato? Certo. Ma tutta l’operazione Reddito di Cittadinanza è un costo per lo Stato. Si è scelto di farlo, e allora lo si fa bene… Ah no, scusate, stiamo parlando del governo verde-giallo.
Mi sa che le idee sono altre:
1) lo stato vuole tanto regalare soldi alla tale società di “servizi postali & immigration management” e lo fa spesso, ma ogni volta deve inventarsi dei modi che non siano criticabili da parte dei fedeli neoliberisti.
2) anche io credevo che lo scopo della manovra fosse quello di avere una massa di persone grate nella speranza che ricordino bene chi li nutre anche quando hanno in mano una matita e non solo una forchetta. Ma non è così. Lo scopo principale è incrementare il numero di disoccupati in modo che lo stato possa spendere di più, nel rispetto dei valori e dei vincoli europei. Beh, bisogna considerare che quando hanno “pensato” il provvidemento credevano davvero che il governo almeno fino al mitico 2020.