Ebbene sì. Questa che state leggendo è la decimillesima notiziola di .mau., come potete vedere dallo screenshot qui sopra. (Sì, ci sono già altri post pronti, ma quelli saranno appunto nel futuro) È vero che a settembre il blog diventa maggiorenne, e quindi di tempo ne è passato tanto; ma diecimila post sono un risultato piuttosto importante che mi sembra doveroso festeggiare.
Ho biecamente sfruttato il plugin di Wolly per vedere come sono stati distribuiti i post nei vari anni, e ho scoperto l’acqua calda. Ecco le statistiche fino all’anno scorso:
Anno Post (avg) #chars (avg) comments 2018 494 1,383 683,153 3.1 1,539 2017 494 1,407 694,945 3.6 1,792 2016 508 1,333 676,801 4.4 2,247 2015 411 1,513 621,552 4.6 1,872 2014 359 1,494 536,144 4.0 1,449 2013 450 1,324 595,620 4.2 1,889 2012 447 1,414 631,800 4.9 2,189 2011 490 1,457 713,902 6.1 3,002 2010 585 1,261 737,144 5.2 3,016 2009 929 1,364 1,266,499 5.8 5,400 2008 1,070 1,498 1,602,377 5.0 5,369 2007 990 1,225 1,212,135 3.3 3,247 2006 745 1,146 853,124 2.3 1,715 2005 606 995 602,690 1.8 1,095 2004 612 1,010 617,913 1.2 730 2003 521 776 404,143 0.3 174 2002 214 725 155,056 0.0 0 2001 40 680 27,175 0.0 0
A parte il 2001 in cui ho cominciato a scrivere a settembre e il 2002, l’unico anno in cui non ho fatto in media almeno un post al giorno è stato il 2014. In realtà ero convinto di averne fatti molti di meno: è vero che al momento ho una striscia di 138 giorni consecutivi in cui ho postato qualcosa, e che ieri avevo tanto da dire e di post ne ho scritti ben quattro, ma non mi sono davvero accorto di essere così prolifico…
Il massimo della mia attività si colloca nel periodo d’oro dei blog (2006-2009); curiosamente il massimo dei commenti per post è però sfasato di due anni (2008-2011). Il software dei primi anni non permetteva commenti, per la cronaca. Dal 2006 in poi la lunghezza media dei post è stata piuttosto costante (io scrivo poco, si sa) e curiosamente il 2017 e il 2018 hanno visto lo stesso numero di post. Cosa scrivo? Tutto quello che mi passa per la testa e che non ritengo troppo personale. Il tutto sempre con il mio punto di vista che può essere o no quello comune (di solito non lo è, ma solo perché altrimenti non penso valga la pena scriverne: insomma non è anticonformismo ma solo scrematura bayesiana). Non è detto che io abbia ragione, a volte devo poi correggermi pubblicamente, ma ho la presunzione di far pensare i miei ventun lettori, che siano o no d’accordo con me. Non riuscirei ad avere uno di quei blog con millanta accessi giornalieri, perché le uniche possibilità sono cercare lo scontro oppure fare i mielosi e non sono interessato a nessuna delle due cose: la mia strada è diversa e continuo a seguirla imperterrito.
Che altro da dire? Io nulla, voi non so :-)
Bello!
Ti seguo da sempre.
Cerca di non smettere mai! :)