Uno dei grandi problemi della globalizzazione è che le aziende non ci mettono nulla a delocalizzare la produzione in uno stabilimento dove il costo del lavoro è minore: pensate alla storica fabbrica Pernigotti di Novi Ligure, solo per fare un esempio degli ultimi mesi.
Ugo mi segnala un caso simile in Francia, e lo fa perché mi conosce bene e sa che io sono un collezionista di penne a quattro colori. La Stampa, in edizione cartacea, riporta la notizia che la fabbrica Bic a Vannes, in Bretagna, è stata ceduta assieme alla società controllata Bic Sport. Il punto è che quella era l’unica fabbrica francese che produceva le penne a quattro colori, e la produzione sarà spostata probabilmente in Tunisia. Potete leggere qualcosa in più su Le Parisien (se non sapete il francese, c’è sempre Google Translate, ma so che voi siete un pubblico meraviglioso)
Nel caso vi chiedeste come mai la Busiarda abbia ripreso una notizia tutto sommato minore, la risposta è semplice: il barone Bich che fondò la quasi omonima fabbrica nacque a Torino, come raccontai… È facile riconoscere un piemontese da come racconta le cose!
Ultimo aggiornamento: 2019-01-07 12:12
A questo punto però necessito precisazione: io La sapevo collezionista di penne pluricolorate, ma il combinato disposto del testo sopra riportato e della proverbiale precisione del suo estensore mi fa ritenere che Lei si interessi solo delle penne tetracromatiche, disdegnando tutti gli altri oggetti similiari a sei, otto o ventidue colori. Me lo può confermare?
no, accetto anche penne con almeno tre colori diversi nella mia collezione, ancorché le tengo separate da quelle tetracromatiche. Però Bic assembla solo penne a quattro colori, per quanto ne so.
L’info sulla delocalizzazione non sembra concorde con quello che gira sulla stampa francophone. Infatti dicono che “Bic a donc décidé de relocaliser la production de stylos à Marne-la-Vallée (pour le Bic à quatre couleurs) et à Bizerte en Tunisie (pour les crayons Vision et Velocity).”
Le Parisien scriveva semplicemente «On n’y croit pas, car en fait, elle recentre une partie de la production à Marne-la-Vallée et délocalise l’autre en Tunisie», poi non sono andato a cercare più approfonditamente.