Sabato mattina il Corsera presenta una galleria fotografica eloquentemente intitolata “C’è la ciclabile, caos in piazza della Repubblica”. L’articolo correlato ha un titolo un po’ più neutrale (“Apre la pista ciclabile, ma in piazza Repubblica scoppia il caos semafori”) ma scrive che «Gli ingorghi dell’ultima settimana si devono ai nuovi semafori installati (anche) a protezione della pista ciclabile.»
Io lavoro lì dietro, il che significa che cinque mattine e cinque sere la settimana devo attraversare quegli incroci, in bicicletta da piazza Principessa Clotilde o a piedi in piazza della Repubblica. Inoltre due o tre volte la settimana passo la pausa pranzo in palestra, e devo attraversarlo di nuovo. Insomma, un minimo di esperienza ce l’ho. Orbene: lo spazio fisico della pista ciclabile è lì da mesi, quindi non è quello che può avere creato le code di questi giorni. Inoltre la pista è stata aperta venerdì, e il casino c’era già giovedì. Come mai? Semplice: i famigerati semafori giovedì erano spenti, e c’erano i vigili a gesire il traffico. Insomma le bici non c’entravano nulla.
Per fortuna l’articolo di ieri ha corretto il tiro e si è limitato a parlare di semafori :-)