Tutti gli “ismi” di Armando Testa (mostra)

Poster della mostra

Ieri mattina mi è capitata una cosa curiosa: fare il turista solitario a Torino. Anna era a seguire un corso della scuola Holden, io l’ho accompagnata, ma non avevo nessun amico da andare a trovare e quindi sono rimasto a gironzolare per il centro: visto che faceva anche freddo, ho pensato di andare a vedere la mostra su Armando Testa, già presentata al MART.

Prima osservazione: 12 euro sono davvero tanti. Probabilmente avrei dovuto spenderne 20 e andare anche a Palazzo Reale, soprattutto se avessi potuto vedere la cupola del Guarini appena restaurata. Ho il sospetto che la tessera Torino Musei abbia rovinato il mercato, nel senso che il turista occasionale viene spremuto ben più del dovuto. La mostra in sé non era brutta: un mix televisivo e pittorico. Nella prima parte c’erano video di caroselli anni ’60 (Papalla, Carmencita e Lines me li ricordavo, altri come La tradizione più antica e quelli della Saiwa Il treno e con Ritz non si è mai soli mi erano ignoti) e spezzoni di interviste dove Testa parlava delle sue opere; nella parte figurativa erano interessanti i manifesti pubblicitari ancora futuristi del primo Testa. Avrei però preferito vedere anche altri suoi video pubblicitari – ne ha creati davvero tanti e un po’ più di spiegazioni nelle sale.

Ultimo aggiornamento: 2018-11-19 10:42