Ho dato un’occhiata ai risultati delle parlamentarie M5S e ho scoperto come Emanuele Dessì sia stato il quinto più votato nel suo collegio. Certo, 144 voti sono ben pochi rispetto ai 2136 di Paola Taverna o ai 1173 di Elena Fattori; ma le due signore avevano una visibilità mediatica molto maggiore. Evidentemente tra i pentastellati laziali abilitati alla piattaforma Rousseau ci sono molti che ritengono che Dessì sia un buon candidato.
(Poi qualcuno mi spiega che significa “ritirare la candidatura”, visto che le liste sono già depositate)
Ultimo aggiornamento: 2018-02-05 10:22
*Agli* 1173…
Il Popolo della Famiglia invece sarà votabile in tutta Italia! Pensare che la Bonino sosteneva fosse un problema raccogliere quelle firme… il PdF ce l’ha fatta senza nessuna copertura mediatica e non avendo 40 anni di attività politica come la Bonino, ma solo 2 anni di vita.
(anche se siamo fuori tema) Le firme le hanno raccolte anche quelli di 10 volte meglio, che pensavo riuscissero solo ad averle su Facebook. Bonino avrebbe tranquillamente potuto raccoglierle da sola, ma non avrebbe avuto collegi uninominali sicuri con la coalizione.
Tutti sanno che i risultati della piattaforma Rosseau sono taroccati dai gestori quanto serve dove serve, e quei numeri vn presi con le pinze e guanti :-).
Ah, dimenticavo, anche chi non gestisce la piattaforma può taroccare i voti, il sito è pieno zeppo di bchi di security….lasciamo perdere
Ritira la candidatura significa che ha sottoscritto una scrittura privata (certamente non valida, non so se ci siano ulteriori estremi penali) in cui dichiara fin d’ora che si dimetterà in caso di eventuale elezione.
la scrittura privata è semplicemente nulla.
Dessì è dentro, e se verrà eletto dovrà lui dimettarsi di sua sponte, cosa che ritengo improbabile. Nela peggiore delle ipotesi gli tolgono l’uso del simbolo e lo espellono, ma se vuole rimane alla sua sedia.
E la cosa mi pare assolutamente corretta, nessun partito può rimuovere gli eletti. L’hanno scritto nero su bianco in Costituzione “senza vincolo di mandato”.
Infatti il problema è la selezione dei candidati.
Naturalmente il pesce puzza sempre dalla testa, e se i maggiorenti di un partito son mezzi delinquenti, i criteri di selezione saranno congruenti. Questo la Costituzione non lo mette in conto, neanche come ipotesi, purtroppo. Il default oggi è essere disonesti e bisognerebbe prenderne atto.