Questo (Giuseppe Pitruzzella, Oreste Pollicino, Stefano Quintarelli, Parole e potere : Libertà di espressione, hate speech e fake news, Egea 2017, pag. 159, € 9,99, ISBN 9788823815148, link Amazon), più che un saggio, è un resoconto a tre voci su cosa succede nel campo di fake news e hate speech. La mia sensazione a pelle è che sia un testo preparato “per portarsi avanti col lavoro”, e avere qualche “bella” legge al riguardo. Delle tre parti, quella di Pollicino (a parte la sintassi terribile) che presenta il problema da un punto di vista costituzionalista è interessante perché mostra la differenza di concezione tra europei e americani per quanto riguarda il free speech (da noi più diritto universale, da loro legato a una concezione di mercato); quella di Pitruzzella mi è scivolata via senza lasciarmi molto; infine mi sarei aspettato da Quintarelli qualcosa in più di una panoramica seppure molto completa. In definitiva il testo serve più che altro a chi non conosce questi temi e vuole un’idea di base, sempre facendo la tara di un approccio che è fondamentalmente politico più che in punta di diritto.
Ultimo aggiornamento: 2018-02-20 14:54
Ma alla fine la traduzione della legge tedesca non è stata approvata, no?
Mentre la legge sulle intercettazioni, con aspetti decisamente “UE/polacchi”, entrerà in vigore solo dopo le elezioni, se non ho capito male.
Quindi direi che tutta la partita fake-news farà la fine degli USA: si mette nei libri post-“sconfitta” per spiegare che si aveva ragione ma i poveri elettori sono stati brutalmente ingannati dalle oscure trame russo-populiste-massoniche.
Tutto sommato, per adesso, non va poi così male… come dice quello che sta cadendo dal grattacelo quando è al quinto piano.
credo non sia nemmeno andata in aula.
Ahaha, ho visto adesso che il Francia ha annunciato che tra qualche settimana si unirà ai combattenti per la verità.
Credevo che gli consegnassero la legge già pronta da approvare ma forse vorrà qualche cosa di più marcatamente anti-russo.