Il mondo editoriale italiano ha una sua storia che è molto diversa da quella di altre nazioni, per tutta una serie di ragioni che vanno dalla frammentazione preunitaria alla scarsa propensione alla lettura dei nostri connazionali. Questo libretto (Alberto Cadioli e Giuliano Vigini, Storia dell’editoria italiana, Editrice Bibliografica 2012 [2004], pag. 164, € 23.50, ISBN 978-88-7075-625-8) è una classica compilazione, nel senso che riprende informazioni di opere che si soffermano sui vari periodi storici e le riassembla in una visione più ampia. È interessante scoprire le varie tendenze dell’editoria nostrana, dalle doppie visioni milanese e fiorentina dell’Italia preunitaria alla nascita dei tascabili da edicola negli anni ’60; devo però dire che ho trovato soprattutto nella prima parte una serie di ripetizioni che nuocciono alla lettura, e che mi sarei aspettato qualcosa in più sul secondo dopoguerra (il periodo tra le due guerre è invece trattato bene).
Nota: io ho letto (preso in prestito in biblioteca) l’edizione 2004: esiste una nuova versione che dice di arrivare fino agli ebook, e che spero accenni anche al fenomeno degli allegati ai quotidiani e dei libri in GDO e autogrill, che qui mancano.