Fibra ottica e percentuali

Mi è capitato di dare un’occhiata a a questo articolo di Repubblica che riprende i risultati di un osservatorio di SOS Tariffe (che non ho trovato, quindi vi beccate la fonte secondaria), e che racconta di come “Al sud ci sia più fibra ottica che al nord”.

Può darsi. Sicuramente da come sono presentati i dati non lo si può capire. Quello che vediamo è infatti la percentuale del numero di comuni nella regione che sono raggiunti dalla fibra ottica, un dato doppiamente viziato. Innanzitutto cosa significa “comune raggiunto dalla fibra”? Quanta parte del comune ha effettivamente un accesso in fibra, non dico FTTH (direttamente in casa) ma almeno FTTC (quindi a un paio di centinaia di metri dall’edificio, e per il resto si usa ancora il caro vecchio doppino). Consideriamo poi un esempio volutamente estremo, e immaginiamo che nel Lazio il solo comune di Roma sia del tutto cablato, mentre il resto della regione non abbia nulla. Secondo quella tabella ci sarebbe meno dello 0,3% di comuni cablati, ma la popolazione con accesso alla fibra sarebbe quasi il 50% del totale. Una certa qual differenza, non trovate?

Ultimo aggiornamento: 2017-03-08 13:28

Un pensiero su “Fibra ottica e percentuali

  1. marco[n]

    Sono d’accordo che il dato è molto falsato. Considerianmo ad esempio il Piemonte: ci sono 1206 comuni sui 7981 dell’intera Italia, un numero esagerato, per la stragrande maggioranza comuni piccolissimi sperduti in montagna e in collina. Ovviamente la percentuale di comuni cablati in fibra è infima, ma sarebbe molto più significativa la percentuale di popolazione coperta, che è ben diversa visto che nella sola area metropolitana di Torino abita quasi la metà della popolazione piemontese…

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