Io sono perfettamente d’accordo sul fatto che un medico possa decidere di non praticare aborti (a meno di situazioni di emergenza di vita della madre, per amor di precisione). Dopo averci pensato per molto tempo, sono anche d’accordo sul fatto che un ginecologo oggi abbia il diritto di dichiararsi obiettore: la banale ragione è che non è che fare il ginecologo significhi solamente fare aborti. Ma la legge 194 esiste, e (sotto certe condizioni) dà il diritto a una donna di abortire. Certo, è una legge ipocrita, basta vedere come è scritta: ma forse è ancora più ipocrita il fatto che non venga assolutamente toccata.
Dunque mi sembra doveroso che il presidente del Lazio abbia fatto un bando per l’assunzione di ginecologhi che intendano anche fare aborti; e dire, come fa il direttore dell’Ufficio nazionale CEI per la pastorale della salute, che «non si rispetta un diritto di natura costituzionale quale è l’obiezione di coscienza», significa voler scientemente mischiare i piani. Non rispettare il diritto sarebbe stato obbligare un medico già assunto a fare qualcosa che lui ritiene di non potere fare. Immaginiamo un concorso per una posizione lavorativa che richieda anche turni di notte, perché il servizio deve essere garantito h24. Molte persone non possono fare turni di notte: anch’io al momento con i figli piccoli sarei parecchio in difficoltà, e la Costituzione afferma che l’Italia è formata sul lavoro. Posso dunque lamentarmi che questo concorso non rispetta il mio diritto costituzionale?
Se Zingaretti ha preparato il concorso cercando persone “per esercitare interruzioni volontarie di gravidanza, ed eventualmente fare X, Y, Z” sai fin dall’inizio cosa devi fare come declaratoria. Se tutti i concorsi per ginecologo fossero così allora sì che ci sarebbe un problema, ma al momento non mi pare che funzioni in questo modo. O no?
Mettere sullo stesso piano problemi logistici ed etici, ben sapendo che per quelli logistici mai nessuno è andato in galera mentre per i secondi c’è chi ha dato anche la vita, mi sembra davvero offensivo…
mentre per i secondi c’è chi ha dato anche la vita sì, ma non nel senso che si vuol far credere. A perdere la vita è stato chi non voleva rispettare la “l’etica”.
Beh dipende dall’etica che stai considerando… Se è ad esempio quella nazista, sì è vero che i ragazzi della Weiße Rose non volevano rispettarla e sono morti per questo.
Si considera “etica” quella per cui i diritti vanno difesi e promossi.
Nel caso specifico quelli delle donne di abortire. La logistica del medico ciellino che occupa una posizione di potere e, de facto, impone il suo volere ai sottoposti va invece regolata.
«Si considera “etica” quella per cui i diritti vanno difesi e promossi.»
Concordo. E trovo che i diritti dei bimbi (ignobilmente uccisi in barba alla 194, che è molto meno omicida di quanto si voglia far credere) vanno difesi e promossi con ancora più forza.
«Nel caso specifico quelli delle donne di abortire».
Che è un caso specifico e molto limitato, quasi inesistente, di pericolo imminente di vita e impossibilità di salvare anche il nascituro. Caso quasi accademico che è quello che teorizza la 194.
«La logistica del medico ciellino che occupa una posizione di potere e, de facto, impone il suo volere ai sottoposti va invece regolata».
Non meno di quella del Presidente di Regione, che occupa una posizione di potere ben più rilevante, e che, de facto, impone il suo volere ai sottoposti a suon di bandi di gara incostituzionali.
Problemi logistici? Di cosa parliamo, di pacchi o di diritto?
Cos’è per la chiesa la leggi si applica solo quando fa comodo?
.mau. ha inquadrato il problema perfettamente: come spesso capita in italia, si vuole accontentare tutti rendendo di fatto la l. 194/78 un pastrocchio illeggibile e da qui tutti i casotti che ne saltano fuori.
Quel bando manifesterà tutti i suoi limiti nel momento in cui uno dei due medici assunti vorrà dichiararsi obiettore.
La più recente legge 413/93 dice che l’obiezione di coscienza (nella sperimentazione animale) non è giusta causa di licenziamento, né di demansionamento o riduzione di stipendio.
Assumere medici con l’unica mansione di praticare aborti è, secondo me, al limite del mobbing. Per evitare che possano fare obiezione gli è preclusa ogni altra funzione medica proprio per evitare che facendo obiezione possano avere diritto a svolgere le altre mansioni.
Caro “un cattolico”
l’arrampicata sugli specchi è uno sport che ami molto direi.
Di bambini uccisi ce n’è a bizzeffe, e ce ne sono tantissimi che senza crepare, campano di stenti. Ma “certi cattolici” preferiscono sempre sostenere gli antiabortisti, dimenticandosi quanto questi siano degli affamapopolo. (But I digress).
Nel caso specifico, la legge 194 sancisce un diritto (quello di abortire). Punto. Vuoi negare questo diritto (e generare effetti perversi ben prevedibili, quali gli aborti clandestini e le morti che li accompagnano)? Bene. Vota per una maggioranza antiabortista (e affamapopolo, BTW), e abolisci la 194.
Invece qui quello che si fa è di aggirare la legge generando disuguaglianze di diritti in Italia, il tutto con metodi palesemente truffaldini. Non è una novità. I conservatori sono maestri in queste cose 3:)
Quanto al tuo commento sui “bandi di gara incostituzionali”, ma citiamo Totò, citiamo! E licenziamo un tot di primari ciellini, sai com’è, la meritocrazia normalmente non dovrebbe misurare l’appartenenza politica.
Saluti pastafariani.
Caro Marco,
I bambini che muoiono di stenti sono un ammirevole tentativo di spostare l’attenzione da un dramma nazionale, fallace logicamente ma pur sempre molto di moda.
Chi poi sarebbero questi antiabortisti cui alludì non è dato sapere…
A proposito di fallacie logiche, anche le Leggi razziali sancivano il diritto di discriminare determinate etnie, eppure dubito che anche ai tempi le avresti sostenute.
Ma la favoletta delle centinaia di migliaia di vittime delle mammane risparmiamocela. Neppure la Bonino ha piú il coraggio di sostenerla.
Quanto a me voterò Popolo della Famiglia, indipendentemente dalla possibilità concreta di mandare in Parlamento un loro candidato.
Se sei a conoscenza di imbrogli fatti da ciellini denunciali.
Lo scolapasta nella carta di identità ce l’hai? Sennò sei come quei sedicenti cattolici che dicono “sono cristiano sí ma… chi sono io per giudicare le scelte altrui? Aborto libbbero!” :-)
No caro mio. Non è un modo di “spostare l’attenzione”. È un modo per mettere le cose in prospettiva. E di ricordare che invece è proprio la menata sul rispetto del “diritto di obiezione” nella questione corrente lo spostamento dell’attenzione dall’oggetto della 194: ovvero il diritto di aborto per le donne.
Quanto al “Popolo della Famiglia” di Adinolfi, che dire? Non fai altro che confermare le mie più ovvie previsioni.
CL è un imbroglio di per sé. 3:) Mi sembra un dato di fatto.
Quanto allo scolapasta nella carta d’identità, ti piacerebbe che la denominazione religiosa fosse iscritta nei documenti, vero? Ahitè, noi pastfariani siamo anche marxisti (tendenza Groucho): non vorremmo mai fare parte di club che ammettessero persone come noi.
Comunque stai sereno. Il mondo sta andando nella direzione in cui i fondamentalismi (cattolici e non) sembrano avere la meglio. Che poi sia la direzione dove Nicholas Eymerich da Gerona (o peggio) ha in mano il potere, poco importa 3:)
Non voler riconoscere una fallacia non ti fa onore, ma se preferisci…
Dammi un solo caso di donna cui sia stato impossibile abortire per assenza di medici assassini nella propria Regione. Uno solo.
Insomma Adinolfi sarebbe un “affamapopolo” pur non essendo né al Governo né in Parlamento (dov’è stato anni fa, nelle fila del PD… di cui è uno dei fondatori, pensa te…).
Neppure la generalizzazione su CL ti fa onore. È anch’esso un dato di fatto. :P
Non credo che oltre alla foto quell’austriaco abbia preteso anche qualche bizzarra scritta, ma visto il personaggio ci starebbe.
Mancava la reductio ad Hitlerum (anzi ad Inquisitionem) 3:)
S.: «Assumere medici con l’unica mansione di praticare aborti è, secondo me, al limite del mobbing». Invece prenderli da fuori per l’occorrenza e pagarli di più in ritenuta d’acconto va bene, immagino, no? Indipendentemente dal fatto che questo tuo modo di riassumere la questione denuncia tendenziosità e cattiva informazione simultaneamente. “Cattolici” delle mie babbucce e improvvisati esperti di diritto del lavoro, fàtevene una ragione: le donne, quando vogliono abortire, vogliono abortire, e hanno diritto a farlo in condizioni sicure nella sanità pubblica. Tutto il resto sono chiacchiere criptoclericofasciste (rumorosamente alzate soprattutto da gente che l’utero non ce l’ha).
Standing ovation.