Qual è uno dei vantaggi di essersi fatto un nome nel campo della scienza e della cultura? Edoardo Boncinelli non ha dubbi: avere la possibilità di pubblicare quello che a lui piace davvero scrivere: aforismi, che compila da almeno un quarto di secolo. Ecco dunque questo libriccino (Edoardo Boncinelli, L’infinito in breve : inciampi e contrattempi della scienza, Rizzoli 2016, pag. 151, € 16, ISBN 97888817091237), che raccoglie varie massime divise grosso modo in macrotemi. Dal mio personale punto di vista, la sua minima ampiezza è stata un vantaggio, perché non sono proprio riuscito ad apprezzarlo. Ho trovato qualche massima bella e/o interessante, ma sono una rara avis nel mucchio, e spesso non riesco nemmeno capire il significato delle sue frasi, forse troppo profonde per un’anima semplice come me. È possibile che il mio problema sia trovare troppi aforismi tutti insieme, un po’ come avere solo glassa e niente torta, anche se potrei essere in minoranza se Boncinelli ha ragione quando dice che il genere piace molto. Ah sì: di infinito e di scienza ce n’è qualcosa, ma non più di tanto.