Visite fiscali

A quanto pare, il presidente dell’Inps Tito Boeri ha chiesto che le fasce di reperibilità in casa per le visite fiscali siano equiparate tra pubblico e privato: al momento quest’ultimo settore ha solo quattro ore giornaliere di fascia, che dovrebbero salire (almeno…) a sette. In questo modo «si potrebbero ridurre le spese e gestire al meglio i medici e svolgere i controlli in modo efficiente»: si sa che il mantra “riduciamo le spese” è sempre apprezzato dai nostri governanti e boiardi di stato.

A me non è mai capitato di essere sottoposto a visita fiscale, anche perché tipicamente mi ammalo molto poco (e quando mi ammalo sto così male che non mi viene in mente di uscire di casa). Però in questa sortita di Boeri vedo un problema di base. A che serve la visita fiscale? A verificare se il malato è effettivamente malato, oppure il medico di base compiacente l’ha fatto stare a casa anche se non era affatto necessario. Perfetto. Quale sarebbe allora il problema se la visita venisse preannunciata il giorno prima, indicando la fascia (mattina o pomeriggio) in cui il medico passa? Le fasce complessive possono essere ampliate senza problemi, ma dal punto di vista del malato il tempo di arresti domiciliari è ridotto. Nel caso, si può lasciare la fascia lunga nel primo giorno di malattia, quello in cui tanto si sta sicuramente male se si è malati davvero, e permettere un controllo immediato se si pensa che qualcuno faccia il furbetto. Troppo semplice?

Ultimo aggiornamento: 2017-02-09 15:00

11 pensieri su “Visite fiscali

  1. Bubbo Bubboni

    1) Non capita di essere sottoposti a visita fiscale solo se ci si ammala molto e si va a spasso. Se non ti è mai capitato è perché la probabilità è già bassa, tanto più se ti ammali poco.

    2) Il medico compiacente non può essere una ragione per la vista fiscale che ha lo scopo di prevenire/ridurre delle truffe assicurative. Per le false dichiarazioni dei medici ci sono altri strumenti e metodi di indagine.

    Lo scopo della visita fiscale è verificare se il citofono funziona e se, pur essendo a casa malato, non dormi.

    Mi chiedo se la prossima settimana la causa di tutti i mali saranno i medici fiscali che, in realtà, non fanno le visite? O i controllori dei controllori dei medici fiscali che non controllano i controllori?

    1. .mau. Autore articolo

      il guaio è che il mio citofono funziona male e a volte devo scendere per aprire il portoncino interno. Spero solo di non ammalarmi perché altrimenti sarei chiaramente fuori legge in caso di vista fiscale.

    2. un cattolico

      «Lo scopo della visita fiscale è verificare se il citofono funziona e se, pur essendo a casa malato, non dormi».

      Dimentichi lo scroccare caffè e dolcetti in giro. Eliminare i controlli ridurrebbe quindi anche la percentuale di diabetici.

      1. Bubbo Bubboni

        “Dimentichi lo scroccare caffè e dolcetti in giro.”

        Hai ragione, non ho letto la notizia originale ma mi sembrava improbabile che il tale parlasse di abolizione del precariato.

        1. Mike

          Scusate l’OT (parziale visto che tra visite ed ipoglicemie un diabetico al lavoro di giorni e permessi malattia se ne fa un certo numero)

        2. un cattolico

          Beh però bere regolarmente bibite zuccherate aumenta il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 (quello che non deriva da mere cause genetiche) del 26%:
          https://www.hsph.harvard.edu/nutritionsource/healthy-drinks/soft-drinks-and-disease/
          e se chiunque di noi si mettesse a ricercare altro in 5 minuti troverebbe altri articoletti simili…
          Vita sedentaria e grande quantità di cibo sicuramente contribuiscono ad aumentare la probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2, e i mangioni sedentari tendono ad ingozzarsi di dolci. Intendevo solamente ciò.

          1. Mike

            Il diabete di tipo 2 deriva da cause genetice, visto che esiste familiarita` e sono stati individuati anche una serie di geni, comuni sia al tipo 1 che al tipo 2 che sono correlati all’insorgere della patologia.
            PEr gli articoli sul diabete, ho presente la situazione. Quell’articolo fra l’altro parla del fatto che esiste una correlazione tra il cosumo di bibite frizzanti in generale (anche quelle con dolcificanti artificiali) sia del diabete di tipo 2 che del LADA. http://www.eje-online.org/content/175/6/605.full?sid=aac4a946-bf80-4cd9-a9a9-6eb66f7bb5b4

            Poi se vuoi ne possiamo discutere, visto che purtroppo esiste una conoscenza molto scarsa sul diabete e su cosa si deve fare per controllarlo sulle effettive cause del diabete, ma é assodato che non é la mera assunzione di zuccheri a causare la patologia.

            Dato che il diabete é una patologia mortale e che può causare gravissime complicazioni ma che viene peresa sotto gamba da molte persone che come te fanno battute di pessimo gusto, se permetti io questo lo faccio notare.

            Poi, già che ci sei, se vuoi fare le battutine su quelli con la SLA o la sindrome di Down fai pure, eh…

          2. un cattolico

            «Dato che il diabete é una patologia mortale e che può causare gravissime complicazioni ma che viene presa sotto gamba da molte persone che come te fanno battute di pessimo gusto, se permetti io questo lo faccio notare.»

            Pensa che “la battuta di pessimo gusto” l’ho fatta avendo avuto la nonna materna morta di diabete e una zia materna che ogni giorno si fa non so quanti chilometri per Roma a passo spedito per evitare di arrivare a farsi iniezioni di insulina e restare con la sola pasticchetta…

            «Poi, già che ci sei, se vuoi fare le battutine su quelli con la SLA o la sindrome di Down fai pure, eh…»

            Forse è il caso che inizi a frequentare qualche bella associazione come l’AIPD oppure provi a far due chiacchiere con persone intelligenti come Mario Melazzini: secondo me arriverai anche tu a capire che le malattie non sono un tabù e si può prenderle in giro…
            Un caro saluto da un malato di una malattia cronica!

  2. dmitri

    Il medico dell’INPS non può contestare in alcun modo la diagnosi del tuo medico, controlla e conferma.

  3. Barbara Fantechi

    Faccio notare che le sette ore di domiciliari, che in inverno includono quasi tutte le ore di luce, valgono anche per i malati di depressione maggiore, per molti dei quali passare molto tempo esposti alla luce solare è una parte importante della terapia. La legge non prevede eccezioni in merito.

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