Che cosa ha a che fare una signorina poco vestita nella copertina di questo vecchio pamphlet (Giampaolo Dossena, Le contrappuntiste nelle aiuole, Comix-Vallardi 1994, pag. 32, ISBN 9788876863141), un emulo dei Millelire di Stampa Alternativa, che ho ritrovato facendo ordine in casa? Beh, Giampaolo Dossena era una persona serissima e proprio per questo capace di evocare immagini licenziose anche quando parla di giochi di parole da un punto di vista scientifico. In quel periodo Dossena aveva appena pubblicato il Dizionario dei giochi con le parole, e questo libretto poteva in un certo senso essere considerato un teaser: un modo per pubblicizzare l’altro prodotto, condensando un paio dei concetti del libro maggiore per incuriosire i potenziali acquirenti. Beh, garantisco che la cosa era venuta bene, nel senso che queste poche pagine rendono l’idea dello stile di Dossena. Una nota personale: quando Dossena prende posizione contro la terza scuola di pensiero, quella che se non trova una parola con una certa configurazione prova a generarne una, e scrive «Non è da escludere che entrino in uso ‘nettafilobus, semifactotum, compilarebus’», sta citando il sottoscritto che gli aveva mandato questi termini nel 1982, quando io ero uno studente liceale e lui teneva la rubrica di giochi di parole su Tuttolibri. No, regolapickup e soprattutto contracchewinggum non sono creazioni mie: io avevo anche caposervitù e videotabù, oltre a un regolagrisù che non ho più ritrovato. Anch’io ho un limite.
Ultimo aggiornamento: 2017-01-29 13:21