L’indulto ad orologeria per Chelsea Manning

Che Barack Obama cerchi in tutti i modi di infastidire il prossimo presidente Donald Trump è cosa che dovrebbe essere chiara a tutti. La battuta più divertente che ho letto a riguardo è «Sarebbe fantastico se si dimettesse il giorno prima del giuramento di Trump, così Joe Biden diventerebbe anche se per un singolo giorno il quarantacinquesimo presidente USA e tutto il merchandising “Trump 45th” sarebbe da buttare via». Però non ho per nulla capito la logica dell’indulto a Chelsea Manning che però non verrà scarcerata subito bensì a maggio.
Non entro nel merito politico, che lascio ai commentatori americani: da un lato c’è chi fa notare come Manning avesse un’idea ben diversa da quella di Assange e Snowden, volendo documentare gli orrori commessi dagli statunitensi perché non avvenissero più, dall’altro coloro che ritengono che qualunque azione di divulgazione di notizie riservate sia un pericolo per gli USA e quindi debba essere punito ancora più pesantemente di quanto fatto per evitare per quanto possibile nuovi casi. Però a questo punto Manning rimarrà ancora per quattro mesi in un carcere militare, con un’amministrazione politica colpevolista e che potrebbe cambiare le carte in tavola inventandosi nuovi capi d’accusa, e una militare che non penso apprezzerà molto questa prossima scarcerazione. Perché non scarcerarla subito, allora?

Ultimo aggiornamento: 2017-01-18 09:33

16 pensieri su “L’indulto ad orologeria per Chelsea Manning

  1. mestesso

    Non so se questi quattro mesi siano una mera tecnicalita’ giuridica o meno.

    Tuttavia considero altamente improbabile che Trump si inventi qualcosa per rimettere dietro le sbarre Manning. I motivi sono diversi: innanzitutto e’ arcinoto a tutti che Trump la CIA la schifa e da questo punto di vista sarebbe anche contento di fare uno sgarro a loro. Dara’ fastidio al suo vice ma penso non se la prendera’ piu’ di tanto. Inoltre il condono in salsa americana e’ decisamente piu’ ampio nella formulazione di quello italico e previene alla radice eventuali “ri incarcerazioni” perche’ rimuove tutti i capi di imputazione che non possono venire riciciclati in altri procedimenti, nemmeno in termini indiretti.

    Dovranno avere molta fantasia per rimetterlo dentro.

          1. Barbara Fantechi

            L’idea che maschile uguale neutro me la segno per futura referenza. Quanto al trollare, Obama non si è espresso, ma il motivo della commutazione pare sia proprio il rifiuto da parte di chi la tiene prigioniera di riconoscere la femminilità di Manning fino al punto di comprometterne la salute.

            PS Bello vedere che Maurizio la rispetta. Perché cattolicesimo non implica necessariamente transfobia, anche se a quanto pare aiuta.

          2. Barbara Fantechi

            Ah, mestesso, ora ho capito! Avevi scritto tutto con attenzione senza menzionare il genere e poi ti sei disunito alla fine! Anche se non capisco perché tenersi sul neutro visto che Chelsea Manning ha un genere ben definito. Comunque prendo atto che non ritenevi che maschile uguale neutro.

          3. un cattolico

            Eppure i suoi cromosomi sono quelli.

            Anche Maurizio sa che nel giorno del suo giudizio particolare il Signore lo (Bradley) chiamerà col suo nome. E gli racconterà di tutte quelle volte in cui gli è stato vicino, mentre soffriva al punto da decidere di massacrare di ormoni.

            Il Signore non è transofobo, qualunque cosa (negativa) questi neologismi minacciosi e fascistoidi appioppati a terzi vogliano dire.

  2. Bubbo Bubboni

    Nella notizia spiegano perché 4 mesi

    “Under the terms of the commutation announced by the White House on Tuesday, Ms. Manning is set to be freed on May 17 of this year rather than in 2045. A senior administration official said the 120-day delay was part of a standard transition period for commutations to time served, and was designed to allow for such steps as finding a place for Ms. Manning to live after her release.”

    Non so se “indulto” è una buona traduzione di “commutation”… magari google translate + un gruppetto di avvocati potrebbero capirlo in non meno di 4 mesi…

    1. .mau. Autore articolo

      grazie per la specifica, nel link BBC che avevo trovato non c’era nulla (ho saltato a piè pari gli articoli italiani).

      Commutation/indulto: non volevo usare “grazia” perché mi pare più avvicinabile al “pardon”, che tanto per dire ridà anche i diritti civili che nel caso della commutation rimangono negati: è però vero che la grazia è singola mentre l’indulto è generalista. Boh.

        1. un cattolico

          Esatto:

          What is the difference between a commutation of sentence and a pardon?

          In the federal system, commutation of sentence and pardon are different forms of executive clemency, which is a broad term that applies to the President’s constitutional power to exercise leniency toward persons who have committed federal crimes.

          A commutation of sentence reduces a sentence, either totally or partially, that is then being served, but it does not change the fact of conviction, imply innocence, or remove civil disabilities that apply to the convicted person as a result of the criminal conviction.

          A commutation may include remission (release) of the financial obligations that are imposed as part of a sentence, such as payment of a fine or restitution. A remission applies only to the part of the financial obligation that has not already been paid. A commutation of sentence has no effect on a person’s immigration status and will not prevent removal or deportation from the United States. To be eligible to apply for commutation of sentence, a person must have reported to prison to begin serving his sentence and may not be challenging his conviction in the courts.

          A pardon is an expression of the President’s forgiveness and ordinarily is granted in recognition of the applicant’s acceptance of responsibility for the crime and established good conduct for a significant period of time after conviction or completion of sentence. It does not signify innocence. It does, however, remove civil disabilities – e.g., restrictions on the right to vote, hold state or local office, or sit on a jury – imposed because of the conviction for which pardon is sought, and should lessen the stigma arising from the conviction. It may also be helpful in obtaining licenses, bonding, or employment. Under some – but not all – circumstances, a pardon will eliminate the legal basis for removal or deportation from the United States. Pursuant to the Rules Governing Petitions for Executive Clemency, which are available on this website, a person is not eligible to apply for a presidential pardon until a minimum of five years has elapsed since his release from any form of confinement imposed upon him as part of a sentence for his most recent criminal conviction, whether or not that is the conviction for which he is seeking the pardon.

          https://www.justice.gov/pardon/frequently-asked-questions-concerning-executive-clemency#1

          1. Bubbo Bubboni

            Ahh, è vero! Credevo che la commutazione dell’art. 87 volesse dire che il presidente mandava un altro in galera al posto di quello che liberava!
            E ne ero convinto anche perché notavo che Assange, Snowden e Swartz restano dove sono.
            Beh, meglio così!

            P.S.: non concordo sul fatto che il potere citato nasca dal fatto che il re dispensa la giustizia (come dice il link del dizionario giuridico), quanto dal fatto che è il concetto stesso di separazione dei poteri dei regimi democratici che richiede, paradossalmente, una limitata e specifica sovrapposizione degli stessi. Qui il potere del presidente si sovrappone a quello giudiziario per evitare che uno dei tre vinca sempre. Come nel famoso gioco cinese, insomma.

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