La mossa istituzionalmente più corretta è che ora Mattarella rimandi Renzi a chiedere la fiducia delle Camere. Ricordo che la legge Renzi-Boschi è stata approvata (con quattro letture) da una maggioranza parlamentare e non governativa: può ben darsi che la maggioranza non ci sia più, ma la cosa deve essere sancita con un voto, visto che il referendum – checché Renzi abbia cercato di fare – non è un voto sul governo.
Detto tra noi, a Renzi converrebbe pure. Tanto la storia del “governo non eletto” va avanti da tre anni e può farlo ancora per un anno e mezzo. Cosa fare dopo? Boh. A Palazzo Chigi sicuramente non ci vado io.
Ultimo aggiornamento: 2016-12-05 09:38
A Palazzo Chigi sicuramente non ci vado io.
Punti direttamente al Quirinale? :D
i cinquant’anni ormai li ho compiuti, sono eleggibile :-)
Anche a Palazzo Chigi sei eleggib… OHHWAIT!!!
Io credo che in caso di elezioni, Renzi, riuscirebbe a tirarsi dietro gran parte di quel 40 per cento di sì, mentre i “vincitori” si sbraneranno per la loro fetta.
Molto probabile.
se non fosse che col 40% al Senato ci fai poco (anche in un sistema tripolare Lombardia e Veneto saranno sempre alla destra)
da un lato c’è da sperarlo, soprattutto se le alternative sono Grillo o peggio Salvini. Dall’altro il governo riformatore di centrosx è sempre percepito come un po’ tecnocratico.. ricette di esperti che sono però viste come indigeste da tanta gente comune. In più la questione dei grillini non è indifferente, perché prendono voti e nello stesso tempo grava su di loro un pregiudizio (anche motivato) di tipo morale – sono dei potenziali dittatori? Quindi l’establishment fa di tutto per congelare i loro voti. Ma è un nodo da risolvere, se no si crea una pentola a pressione (credo sia improbabile data la situazione che si ridimensionino da soli).
Oltre che istituzionale sarebbe una mossa squisitamente politica. La maggioranza incongruente del NO dovrebbe dichiarare che non c’è più una maggioranza parlamentare a sostenere il governo.