Italikos

Ieri sera erano tutti a parlare della proposta di modifica all’Italicum presentata da Matteo Orfini (ma ora si chiamano tutti Matteo?). Oggi non l’ho più sentita commentata. Misteri. L’Italikos, se ho ben capito, si chiama così perché è ispirato alla legge elettorale greca, cosa che al momento è leggermente preoccupante. In pratica si elimina il ballottaggio, e si lascia un premo di “primietà” al partito che ha ottenuto il maggior numero di voti, sempre che tali voti siano oltre il 20% del totale. Il premio è al massimo del 14% dei seggi, e non può far sì che il partito vincente superi i 340 seggi (a meno naturalmente che non li abbia perché ha più che stravinto anche senza premio). In altre parole, il premio è un aiutino: non ti garantisce la maggioranza, ma ti rende più facile trovare alleati.

L’idea dietro all’Italikos è evidente. Anche se M5S avesse la maggioranza relativa e quindi il premio, la conventio ad autoexcludendum non gli consentirebbe comunque di governare. Così ad occhio, un premio di questo tipo non verrebbe bollato come incostituzionale proprio perché ha un limite massimo. E dunque? Beh, vi sarete certo accorti che non tocca le due fregature fondamentali dell’Italicum, vale a dire le liste bloccate e i capilista multipli; e inoltre lascia la possibilità di un rassemblement per guadagnarsi il premio e poi scannarsi subito dopo. Insomma, mi pare inutile. Voi che ne pensate?

Ultimo aggiornamento: 2016-10-06 16:46

12 pensieri su “Italikos

  1. Bubbo Bubboni

    “mi pare inutile”
    Bah, dipende da chi sei. Per qualcuno sarebbe utilissimo.

    Sarebbe utile per i cittadini riflettere seriamente se ritengono che la democrazia debba essere un’alternanza di dittature accomunate dalla fede neoliberista oppure se ritengono che (sempre i cittadini “normali”) avrebbero maggiori vantaggi da altre ideologie e pratiche di gestione del potere.
    Ma per qualcuno questa riflessione sarebbe semplice terrorismo volto a sovvertire l’ordine dello stato e a danneggiare gli interessi dell’azienda-partito.

    Insomma c’è dell’utile per tutti, ma uno alla volta.

  2. C.

    Mi sembra buono: aiuta la governabilità senza distorcere troppo la rappresentatività (che per me è la fregatura fondamentale dell’italicum).

    Il rassemblement da quale sistema elettorale potrebbe essere evitato?

    Non capisco la parte “Anche se M5S avesse la maggioranza relativa e quindi il premio, la conventio ad autoexcludendum non gli consentirebbe comunque di governare”: M5S potrebbe governare da solo se ottenesse almeno il 37% (37 + 14 = 51, se capisco bene) che mi pare una soglia accettabile. se non lo ottiene e non vuole allearsi con nessuno peggio per loro…

    1. .mau. Autore articolo

      se avesse il 37% al primo turno vincerebbe comunque il ballottaggio senza problemi anche con l’Italicum. Il punto è che è più probabile un 25-27% che lo farebbe arrivare al ballottaggio con l’Italicum ma non gli permetterebbe nulla con l’Italikos, e questo anche se superasse il PD e raggiungesse tipo il 30%.

        1. .mau. Autore articolo

          Evidentemente è quello che la gggente vorrebbe. Per dire, Pizzarotti deve essere diventato sindaco con il 19% dei consensi.

          1. Riccardo Giordani

            Evidentemente è quello di cui ha bisogno il Paese. Abbiamo bisogno di governabilità. Il sistema dei sindaci infatti funziona e la gente, anche quella con una g sola, l’ha capito.
            Mi sembra poi molto improbabile che vinca il ballottaggio un partito che al primo turno ha preso solo il 25%. Ma se per la maggioranza dei votanti al secondo turno rappresenta “almeno il second best”, allora non vedo dove stia il problema. A meno che non si pensi che non ci serva la governabilità o che ci sia una via migliore per ottenerla.

          2. Marco Antoniotti

            Perché “abbiamo bisogno di governabilità”?

            A me sembra che la maggioranza di centrodestra attuale governi senza problema alcuno (se non quelli che gli arrivano dalle urne).

        2. Riccardo Giordani

          @Marco Antoniotti
          In questo momento si sono in effetti create condizioni per avere un governo che vara diverse riforme nonostante sia un governo di larghe intese.
          Ma non è scontato che questo accada sempre. Anzi, di solito non accade. Abbiamo visto molte volte governi con una maggioranza solida in un ramo del parlamento ma debole nell’altro, e cadere magari perché un partitino con 6% ha deciso di farlo cadere.

          1. Riccardo Giordani

            «La soluzione è cancellare i partitini? Abbè…»
            La soluzione è smettere di dare loro un potere sproporzionato rispetto al consenso ricevuto.
            L’Italicum è proporzionale proprio per non cancellarli.

  3. Riccardo Giordani

    L’Italicum non prevede liste bloccate, ma con preferenze. Solo i capilista sono bloccati, ma le liste sono corte su circoscrizioni piccole, quindi il cittadino ha visibilità di chi sta mandando in, o tenendo fuori dal, parlamento.
    I capilista multipli sono un difetto. Piccola consolazione: più sono i capilista multipli, meno sono i capilista.

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