Morozov è una delle cassandre che non si stanca di avvisarci di fare attenzione ai pericoli della società digitale e delle grandi aziende che ci stanno rapidamente invischiando nella loro rete. Questo libretto (Evgeny Morozov, Silicon Valley: I signori del silicio, Codice Edizioni 2016, pag. 151, € 13, ISBN 9788875785703, trad. Fabio Chiusi), ben tradotto da Fabio Chiusi che a sua volta conosce bene questi temi, è la riproposizione di alcuni lunghi articoli scritti da Morozov su varie riviste, e preceduti da un’ampia introduzione che riassume i temi. A parte qualche inevitabile ripetizione dovuta alla struttura, il concetto di base del libro è chiaro. Mentre fino a poco tempo fa ci dovevamo preoccupare dei governi che cercavano di violare quanto più possibile la nostra privacy, ora la vera minaccia è data dalle aziende di Silicon Valley che con la scusa degli “oggeti intelligenti” che usati lasciano tracce che possono essere unite a tutte le altre (Big Data non vi dice nulla?) per schedarci in maniera sempre più precisa, addirittura con il nostro implicito consenso quando cediamo volontariamente i nostri dati e parte della nostra vita, come nel caso di Uber e Airbnb, per due spiccioli. Alcune delle affermazioni di Morozov mi sembrano distopiche, ma il modello di base è indubbiamente vero e dovremmo meditarci tutti su.