Rapina (aggravata) di ovuli

Ammettendo che sia vero che Severino Antinori abbia espiantato gli ovuli dell’infermiera spagnola contro la sua volontà, l’accusa di lesioni personali aggravate ci sta. Ma quella di rapina aggravata mi pare una boutade. A questo punto se io ti taglio i capelli contro la tua volontà ti ho rapinato?

Ultimo aggiornamento: 2016-05-14 11:46

35 pensieri su “Rapina (aggravata) di ovuli

  1. Barbara

    I tuoi capelli valgono qualche migliaio di euro? In tal caso, direi propri di sì.

    1. .mau. Autore articolo

      Se io fossi un santone, probabilmente sì. D’altra parte, non mi pare che in Italia sia lecita la compravendita di ovuli.

      1. Barbara

        Se io rubo una cosa di valore è rapina/furto anche se in Italia è illegale venderla. Tipo, se rubo la Venere di Botticelli ;).

        1. .mau. Autore articolo

          Nel caso della Venere di Botticelli sarebbe un furto, e non una rapina. L’articolo 628 c.p. recita «Chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, mediante violenza alla persona o minaccia, s’impossessa della cosa mobile altrui […]», da cui si evince che in effetti bisogna dimostrare che quegli ovuli verranno impiantati chiedendo soldi… ma la stessa cosa varrebbe per i capelli tagliati.
          (poi continua a sfuggirmi il punto di partenza: per ottenere gli ovuli a quanto ne so devi prima bombare la donna e poi portarla almeno in uno studio medico. Ammettendo che la tipa avesse cambiato idea all’ultimo momento, sarebbe stato più logico parlare di sequestro di persona)

          1. Barbara

            Cioè mi stai dicendo che se rubo un gioiello diventa rapina solo se qualcuno dimostra che intendo venderlo? Incredibile le cose che stanno scritte nel codice penale :).

    2. un cattolico

      Quanto è amara però questa battuta :-(

      Considerare merce il materiale biologico o addirittura una persona è il cosiddetto mondo evoluto occidentale. Sarebbe meglio dire sedicente evoluto.

      A me fa cagare un mondo così.

      1. Barbara

        Secondo me ti conviene fare provvista di Imodium, specie se viaggi fuori dall’Italia :).

          1. Barbara

            Gli ovuli si vendono e si comprano in un sacco di paesi; vale lo stesso per lo sperma ed il sangue. Ti vedo poco informato.

          2. Barbara

            I miei ovuli ormai sono non scaduti ma scadutissimi! Ma se fosse stato possibile farlo quando ero giovane, a vent’anni una ovodonazione l’avrei fatta volentieri.

            Il fatto che ci sia chi vende una cosa non vuol dire che altri non possano darla gratis… e il gioco di parole un po’ becero è assolutamente voluto, perché tutti quelli che contestano l’utero in affitto non hanno problemi quando ad essere affittata è un’altra parte del sistema riproduttivo.

          3. .mau. Autore articolo

            «perché tutti quelli che contestano l’utero in affitto non hanno problemi quando ad essere affittata è un’altra parte del sistema riproduttivo.»

            Sei proprio certa che siano tutti?
            (no, io non sono un’eccezione: non contesto nulla, mi paiono solo entrambe cose tristi)

          4. Barbara

            Diciamo che non ho sentito nessuno dei politici che attualmente si sono espressi contro la GPA fare altrettanto nei confronti della prostituzione.

          5. procellaria

            perché vendere o noleggiare parti del proprio corpo sarebbe triste? è quello che ognuno fa quando lavora. Il fatto che si tratti degli organi riproduttivi non rende la cosa speciale, a meno da non essere condizionati da migliaia di anni di cultura sessuofobica

          6. un cattolico

            @ Barbara:

            «Gli ovuli si vendono e si comprano in un sacco di paesi; vale lo stesso per lo sperma ed il sangue. Ti vedo poco informato.»

            ? Ho scritto apposta “per strada”… Difficilmente andando due settimane o un mese a Parigi farò caso alla triste compravendita di ovuli e sperma. Preferirò godermi la città. Era una battuta insomma.

            «se fosse stato possibile farlo quando ero giovane, a vent’anni una ovodonazione l’avrei fatta volentieri.»

            Ho qualche dubbio, considerando gli effetti collaterali del bombardamento ormonale. In genere infatti lo fanno ragazze in difficoltà economiche per pagarsi gli studi.

            «Il fatto che ci sia chi vende una cosa non vuol dire che altri non possano darla gratis… e il gioco di parole un po’ becero è assolutamente voluto, perché tutti quelli che contestano l’utero in affitto non hanno problemi quando ad essere affittata è un’altra parte del sistema riproduttivo.»

            Proprio tutti no, io contesto entrambi gli sfruttamenti. E stante la grande quantità di ragazze dell’Est che attualmente vengono qui liberamente (cioè senza aguzzini) per racimolare rapidamente soldi che in Patria non vedrebbero in tutta la vita, prostituendosi in casa o addirittura per strada (pagando l’affitto giornaliero del metro quadro di marciapiede, che a Roma si attesta sui 30 €/dì, a papponi che preferiscono un guadagno del genere ad un più oneroso sfruttamento coatto), non vedo perché si debba continuare a contrastare solo clienti e sfruttatori e non anche le ragazze “libere” (inteso solo come “non costrette colla forza a prostituirsi”), con multe e/o rimpatrii.

          7. un cattolico

            @ procellaria:

            «perché vendere o noleggiare parti del proprio corpo sarebbe triste?»

            Immagino non batteresti ciglio se tua figlia (ammesso tu l’abbia) domani sortisse: «Babbo, da domani batto a Via Don C. Giovenzana! Perché sbattersi affittando 8-9 ore al giorno il mio cervello ad un datore di lavoro, quando affittando il mio corpo posso fare più soldi e più in fretta?».

            Evitando fallacie ad personam, perché svincolare completamente la sessualità dagli affetti non sarebbe triste? Persino Rocco, dopo lunghi anni, ha rinunciato a prendere parte attiva ai suoi film “per rispetto della moglie” (ok c’è ancora da lavorarci su, visto che continua a fare il regista, ma è quantomeno un inizio di consapevolezza! :D ).

            «a meno da non essere condizionati da migliaia di anni di cultura sessuofobica»

            Che giogo eh? Quanto sarebbe bello vivere la sessualità liberamente, come in Camerun, dove ~1 adulto su 6 ha l’AIDS (così nel 2005, spero sia calata la % nel frattempo, Wikipedia quella riporta)!

          8. un cattolico

            «ha l’AIDS»

            HIV, naturalmente. Ma AIDS fa più effetto. E credo che lì difficilmente vengano bombati con le medicine giuste, purtroppo :(

          9. .mau. Autore articolo

            @procellaria: per ottenere gli ovuli ti devono bombare di medicine. Lo stesso vale – per quanto mi riguarda – per chi si dopa nello sport. Per il vendere il proprio corpo, la probabilità che qualcuno lo faccia per scelta sua e non perché costretto è bassuccia.

          10. procellaria

            @mau cosa intendi con costretto? se intendi minacciato da un agente esterno per estorcerne denaro, questa sarebbe una violenza che non ha attinenza specifica con la prostituzione, ma è estorsione/schiavismo di cui qualsiasi lavoratore potrebbe essere vittima, come in effetti succede. Il problema in questo caso sarebbe la violenza dell’agente esterno, non la prostituzione. Se invece intendi che il lavoro di prostituta non è scelto liberamente come potrebbe essere quello di fare il medico, siamo su un altro piano.
            Non capisco il riferimento ai farmaci per ottenere gli ovuli, dici che è triste perché il fornitore di ovuli potrebbe risultarne danneggiato? Non credi sia un po’ paternalista? E’ chi fornisce la prestazione che deve valutare rischi e benefici per decidere se farlo oppure no, secondo sua libera scelta.

          11. un cattolico

            @ procellaria:

            «dici che è triste perché il fornitore di ovuli potrebbe risultarne danneggiato? Non credi sia un po’ paternalista?»

            Quale persona libera da condizionamenti economici o psicologici è disposta all’autolesionismo per soldi?

            «È chi fornisce la prestazione che deve valutare rischi e benefici per decidere se farlo oppure no, secondo sua libera scelta.»

            Chi stabilisce quando quella scelta è libera?

          12. .mau. Autore articolo

            @procellaria: io non lo vieto, ma lo trovo triste. Me lo puoi concedere?

          13. procellaria

            @un cattolico: se mia figlia mi dicesse che vuole esercitare la professione di prostituta le sconsiglierei di operare ai bordi delle strade, dove il rapposto rischio/beneficio (R/B) è molto alto. Invece le consiglierei di trasferirsi in Germania o Svizzera, dove la prostituzione non è semi-clandestina come in Italia, ma in quanto legale offre maggiori garanzie a chi ci opera. Le consiglierei di puntare all’eccellenza nel suo lavoro, per avere maggiori margini di scelta e ridurre al minimo R/B. Quindi le consiglierei di studiare a fondo l’argomento.

            Non sto dicendo cosa dovrebbe essere triste o no per te e per mau, ognuno sarà rattristato da quello che suggerisce la sua sensibilità. In generale però si può o non si può separare affetti e sessualità, sempre secondo personale sensibilità.

          14. Barbara

            @uncattolico: grazie per il mansplaining! Sono una professora universitaria quasi cinquantenne, meno male che ci sei tu a dirmi che chi vende o dona ovuli (o semplicemente fa la IVF coi propri) va incontro a un bombardamento ormonale perché senza il tuo prezioso contributo non ci avrei mai pensato! Ma ti rendi conto di quanto sei ridicolo?

          15. un cattolico

            @ Barbara:

            «grazie per il mansplaining!»

            E fin qui potevi essere semplicemente ironica.

            «Sono una professora universitaria quasi cinquantenne»

            Lo so bene, c’è il tuo cognome nel profilo gravatar ;)

            «meno male che ci sei tu a dirmi che chi vende o dona ovuli (o semplicemente fa la IVF coi propri) va incontro a un bombardamento ormonale perché senza il tuo prezioso contributo non ci avrei mai pensato! Ma ti rendi conto di quanto sei ridicolo?»

            Da cosa avresti dedotto che io pensassi che tu non lo sapessi? O_o
            Ciò detto non riesco a trovare razionale sottoporsi a questa tortura gratis al fine di appagare l’ego di terzi (i figli non sono né saranno mai un diritto, essendo a loro volta persone!), a meno che non si sia così crudeli dal godere di rendere orfani dei bimbi. E non mi sembra il tuo caso.

  2. procellaria

    certo, anche sottrarre contro la volontà i capelli a un individuo per me sarebbe una rapina. Si sta compiendo violenza contro una persona e ci si sta appropriando di una sua proprietà senza il suo consenso. Quindi dove sarebbe il dubbio? Sul fatto che si possa o non possa trarre profitto dal maltolto? La precisazione, nell’articolo 628 del codice penale “per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto” in effetti mi lascia perplesso, che importanza hanno le intenzioni del rapinatore? Va be’, tutto il codice penale fa rabbrividire.

    1. Riccardo Giordani

      Se è “per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto” è rapina, altrimenti è un reato diverso.
      Questa è rapina. Secondo l’accusa Antinori mirava ad un profitto.

    2. mfisk

      il dolo specifico (vale a dire: “per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto”) serve perché, ove mancasse (ma francamente è un caso di scuola) non sarebbe più rapina bensì violenza privata

      1. procellaria

        dal punto di vista della vittima però non cambia niente, ed è qui che si vede la meschinità del codice penale, perché non ha come riferimento la vittima, l’individuo, ma ben altro.

        1. un cattolico

          Se ti puntano un cacciavite alla gola per fregarti la collana e rivendersela o perché annoiati dal benessere di figli di papà e in cerca di emozioni forti (la collana la butteranno cioè nel secchione più vicino), dal tuo punto di vista di vittima che differenza fa?

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