Occhei. Se uno legge il titolo di questo libro (Walter Moers, Ensel e Krete [Ensel und Krete], Salani 2012 [2000], pag. 258, € 9, ISBN 9788862566483, trad. Umberto Gandini) gli viene immediatamente in mente la favola di Hansel e Gretel, e immagino che l’idea di Walter Moers fosse quella, anche se i protagonisti sono due orsetti (come? non l’avevate capito dal nome Ensel?). Ma la storia è molto più complicata. Ildebrando de’ Sventramitis, il dinosauro di Zamonia le cui opere sono tradotte da Moers, non si accontenta infatti di infilare specie senzienti dei più svariati tipi ma introduce (con una font diversa, sia mai che il lettore si confonda!) le “divagazioni sventramitiche”, considerazioni che non hanno nulla a che fare con la storia vera e propria e che parecchi lettori potranno ritenere inutili e noiose. Io, da buon matemattio divagatore, non mi sono certo fatto di questi problemi: in realtà le divagazioni, come del resto le note a piè di pagina sulle creature fantastiche di Zamonia, servono spesso per contibuire alla creazione del mondo tutto intorno, un po’ come Pratchett faceva per il Discworld. Sono come sempre solidale con Umberto Gandini che nel tradurre si è dovuto inventare non so quanti nomi: spero per lui che la struttura del tedesco, dove le parole si compongono, l’abbia aiutato un poco.
Ultimo aggiornamento: 2016-05-05 14:28