Ho recuperato questo libriccino (Umberto Eco, De Bibliotheca, Biblioteca Sormani 1995 [1981], pag. 34, ISBN 9788885262225) in una visita alla Sormani in occasione dei 60 anni della biblioteca: i curiosi possono comunque liberamente scaricarlo da Liber liber. Il testo raccoglie quella che oggi definiremmo una lectio magistralis tenuta da Eco durante i festeggiamenti per i 25 anni dela biblioteca stessa. È interessante notare come anche in un testo così breve si trovino alcuni dei cavalli di battaglia del semiologo, oltre naturalmente al suo stile di scrittura leggero: un accenno alla combinatorica – in questo caso ancora più lulliano del solito, anche perché collegato alla borgesiana biblioteca di Babele; un lungo elenco di cose da (non) fare, qui legato al funzionamento della biblioteca e a cui mancano due punti rispetto ai 21 promessi; una critica del mondo accademico, o meglio degli editori che pubblicano libri in poche carissime copie che poi vengono rigorosamente fotocopiate. Ecco, sarebbe stato bello sapere cosa Eco pensasse della internetciviltà che ha soppiantato la xerociviltà da lui narrata: diciamo che era stato profetico – come non essere d’accordo sulla sua conclusione «E poi il problema finale; bisogna scegliere se si vuole proteggere i libri o farli leggere»? – ma non abbastanza.
Ultimo aggiornamento: 2016-03-17 16:49
Semiologo non semologo :)
corretto, grazie!