Ho visto per caso l’altro giorno Inventaire pubblicizzato da una bibliotecaria wikipediana, ho provato a iscrivermi (come utente xmau) ma non sono ancora certissimo di quello a cui può servire.
Ha sicuramente un vantaggio, quello di usare e creare dati pubblicamente usabili (e scaricabili, in formato JSon e come database in formato PouchDB che per me è un nome completamente nuovo). Ha sicuramente uno svantaggio, quello di essere nato da un francese ;-) – si può leggere qualcosa nel tumblr dedicato. Però a vederlo così com’è in questo momento più che l’ennesimo modo per gestirsi i propri libri sembra tanto un sistema per scambisti (di ebook, anche se si può dire di voler prestare libri cartacei, tanto ci si può geolocalizzare), il che mi sembra un modo facile per creare massa critica ma che porti fuori strada.
Voi che ne pensate?
Ultimo aggiornamento: 2016-03-11 15:00
Non ho capito la frecciatina sul fatto che sia francese. Però ci guardo. Assomiglia ad anobii? Il mio unico problema per spostarmi da lì (anobii, intendo) è la gestione dei libri senza ISBN. Ho paura sia necessario reinserirli tutti.
@nicola: quella del “è francese” è una battuta, ovviamente.
Per il resto, a me pare molto diverso da aNobii e Goodreads come logica, proprio perché è pensato per la condivisione (in qualunque modo tu voglia declinarla…) e in seconda battuta per la catalogazione, mentre la parte di discussione è volutamente lasciata al minimo. Per i libri senza ISBN, la situazione è naturalmente tragica come ovunque.