La copertina del numero di Charlie Hebdo nell’anniversario dell’attentato che ha decimato la sua redazione mostra un Dio (cristiano) con un mitra a tracolla, e il testo “Dopo un anno, l’assassino è ancora in libertà”.
A me del fatto che le vignette siano blasfeme non importa un tubo. Quella è sempre stata la linea del settimanale, io mi limito a non comprarlo. D’altra parte immaginare che Dio se la prenda perché un essere umano lo nomini invano è come immaginare che una persona se la prenda per quello che fa una formica. Se la vignetta avesse avuto disegnata la loro solita troika prelato-rabbino-imam, con magari la classica nuvola tonante per indicare la divinità che è per tutti unica ma allo stesso tempo diversa, non avrei battuto ciglio. Così però, almeno dal mio punto di vista, hanno dimostrato di avere paura dei fondamentalisti islamici. Paura certamente comprensibile, ma che ben poco si accorda con la linea editoriale di satira dissacrante verso tutto e tutti.
Ultimo aggiornamento: 2016-01-05 11:49
Più che altro mi sembra malriuscita, non capisco se sta scappando dai terroristi o se li sta inseguendo. In ogni caso non fa ridere.
ha il mitra a tracolla, non lo sta imbracciando girandosi di spalle.
Per il “non far ridere” della battuta, io sono un esperto di fama mondiale quindi non posso certo lamentarmi!
Anche iconograficamente lascia molto a desiderare: unisce quella dell’anziano con la barba (Dio Padre) a quella della Trinità e Provvidenza divina (triangolo con l’occhio).
Avesse fatto un anziano con la barba e l’aureola triangolare ok… ma avendoci aggiunto quell’occhio ha sballato i simbolismi.
@Maurizio: per dire che hanno perso – secondo la tua visione (per quanto mi riguarda mi stupisco non siano ancora falliti) – dovresti vedere le ultime vignette, e vedere se ogni tanto c’è ancora Maometto. Non me ne stupirei, né ai miei occhi la cosa li renderebbe in qualche modo coraggiosi. Mi “limito” a pregare per loro.
@un cattolico: quanti sono ad aver visto le vignette degli ultimi mesi? ben pochi. Questa dell’anniversario invece è uscita su tutti i giornali, ed è l’unica che conti davvero.