Ecco il testo del reclamo che ho appena inviato tramite modulo online alle Poste.
Stamattina mi è arrivata una busta con un libro che avevo ordinato all’estero. Mia moglie, che era a casa, ha detto che il postino ha suonato a casa nostra, le ha detto che c’era una busta per noi che non sarebbe entrata nella buca delle lettere e che l’avrebbe buttato dall’altra parte del cancello esterno del nostro condominio, cosa che effettivamente ha fatto. Tenendo conto che era da ieri notte che stava piovendo, quando mia moglie è scesa si è trovata ovviamente una busta fradicia e un libro ammaccato.
Supponiamo pure che il carico di posta del 10 agosto fosse così elevato da non permettere al postino di aspettare che mia moglie scendesse le scale: posso immaginare che le zone da servire siano più ampie perché molti operatori saranno giustamente in ferie. Ma il postino avrebbe potuto chiedere di far aprire il cancelletto e posare la busta davanti alla porta di ingresso interna, e quindi al riparo; oppure avrebbe potuto lasciarla nella cassetta per la pubblicità o sopra i citofoni, sempre all’asciutto. Nella peggiore delle ipotesi avrebbe potuto lasciare un avviso di impossibilità di consegna: tanto tecnicamente buttare una busta oltre un cancello non significa aver consegnato la posta.
Ah: ho dovuto allegare il testo in formato .doc, perché lo spazio per le comunicazioni era di 100 (cento) caratteri, e tra l’altro le parentesi tonde non erano accettate.
Ultimo aggiornamento: 2015-08-10 15:10
Io sto aspettando riscontri dai nostri Servizi per capire che diavolo sia successo ad un plico spedito da un’impresa che lavora per noi e a noi mai arrivato, sebbene le Poste (che si servono di un corriere privato) dichiarino di averlo correttamente consegnato il 30 di luglio.
Trattandosi di molta carta (dunque non scansionabile e spedibile via PEC) l’impresa aveva optato per un pacco. Ecco il risultato :-(
Se non fosse che è documentazione necessaria per rispondere ad un audit (che per altro non ci coinvolge direttamente, perché il c*lo lo vogliono fare principalmente all’impresa e non a noi, me ne sarei “fregato” (non gli avrei dato troppo peso), ma viste le circostanze manco posso!
Aggiungo che l’orario di consegna dichiarato non è affatto plausibile (17:30 circa, quando il nostro protocollo fa il vento non oltre le 16:15, non essendoci più straordinari pagati da anni…). Ma i nostri Servizi dichiarano che gli orari inseriti nei campi online di ricerca dei pacchi dalle Poste sono del tutto indicativi e non necessariamente veritieri, per cui ci sta.