quali sono le differenze?

Premessa: questo post parte da quanto ho sentito stamattina al GR di Popolare Network, quindi potrei avere preso una fonte molto di parte.

Nel documento di programmazione economica e finanziaria sono previsti tagli alla spesa per gli enti locali di dieci miliardi di euro, altrimenti si dovrà alzare l’IVA come promesso a Bruxelles. Ma Renzi afferma “niente nuove tasse”.
La fiaccolata all’Aquila per ricordare il terremoto di sei anni fa è stata per la prima volta senza partecipazione del governo. Ma Renzi afferma “è perché noi agiamo”.

Entrando nel merito, sono anni che non capisco perché il governo centrale taglia i trasferimenti agli enti locali senza permettere loro di imporre nuove tasse, o meglio ancora perché prima non si decide qual è la parte delle tasse che va agli enti locali e non la si scorpora subito, così non ci sono più trasferimenti da fare. E non capisco perché il governo deve andare alla fiaccolata per ricordare che c’è stato un terremoto. Ma il punto non è questo. Il punto è che quattro anni fa avrei potuto scrivere le stesse cose, solo sostituendo al nome di Renzi quello di Berlusconi. Stessi identici slogan. Non mi importa se sono di destra di sinistra di sopra o di sotto; mi importa che non vedo nessuna differenza…

Ultimo aggiornamento: 2015-04-07 10:30

9 pensieri su “quali sono le differenze?

  1. xlthlx

    E’ gia’ da parecchio che lo penso, ma sembra che dirlo sia un sacrilegio. Mi fa piacere che te lo chieda anche tu

  2. mestesso

    “sono anni che non capisco perché il governo centrale taglia i trasferimenti agli enti locali senza permettere loro di imporre nuove tasse

    Nuove tasse no, ma inasprimento di vecchie sì (leggi nuova IMU, catasto etc). L’idea di fondo (almeno così inferisco) è quella di dividere il gettito in tasse locali per definizione come la gestione degli immobili in cui è il privato cittadino che finanzia il locale, e le rimesse statali sui vari F24,730 etc. Non so se sia giusto o sbagliato così, ma sembra esere il fil rouge.

    Sul fatto che destra e sinistra si somiglino beh lo penso da molto tempo e non sono certo l’unico. Tutto questo è l’effetto della “aziendalizzazione” della politica, che è trasversale al berlusconismo. Se vuoi governare, devi attirare consenso. Se vuoi massimizzare il consenso, devi offrire un prodotto il più possibile “neutro”, aka centrista, aka politically correct, aka faccio il cavolo che mi pare con una maggiore attenzione alla PR. Quindi il prodotto politica deve perdere tutto quanto lo rende “unico” ed acquisire lo stesso fascino marchettaro di un detersivo o di una automobile.

    Avete notato che le macchine sono tutte simili tra loro e che una volta erano molto più “individuali”? La causa è la stessa: massimizzazione del consenso -> edulcorazione -> omologazione -> rendi uguale facendo finta sia diverso -> marginalizzazione del diverso -> crea per questi nicchie piccolissime -> WIN.

    1. .mau. Autore articolo

      no, l’Imu non va tutta ai comuni, nonostante la M del nome.
      E non sto parlando di destra e sinistra, ma di Berlusconi e Renzi.

      1. mestesso

        Certo che l’IMU non va tutta ai comuni, siamo a metà del guado…l’intenzione è per me quella (cmq tu versi quote differenti in imbuti differenti, anche se il nome è lo stesso).

        …scusa ma di quali compagini B ed R sono i massimi esponenti? Mi stai dicendo che preso un elemento a caso degli insiemi dei quadri PD e FI hanno idee differenti dal rispettivo capo e che ci siano (significative) derive? MMmmh…

  3. banasci

    C’è anche da chiedersi se gli italiani abbiano mai davvero voluto qualcosa di diverso da un rassicurante centro.
    Dal’unità con cavour, al fascismo, alla dc, agli anni di berlusconi vs prodi (noto estremista) , a monti, letta per arrivare a Renzi mi sembra che il filo sia chiaro: un grande centro dove chi promette non mantiene ma va bene uguale. Dove la direzione e molteplice in modo da poter stare sempre fermi.

  4. Mauro

    Forse, se non vedi differenze ( come la maggior parte dei comuni “cittadini” ) vuol dire che non ci sono differenze “apprezzabili”.

    Dover aspettare dicembre per sapere quanto devo pagare di tasse ( che devo iniziare 6 mesi prima) , mi fa pensare che “non sappiano quello che fanno”, o che lo sappiano, ma non vogliano dirlo.

    Dopo il 730 precompilato, a quando TUTTE le tasse ( dirette) nel 730 ?
    A preventivo o consuntivo, ma tutte in un solo posto e con la stessa scadenza.
    Che poi si possano pagare in “comode rate” sarebbe un optional gradito.

  5. Marco Antoniotti

    La risposta alla tua prima domanda si riassume con lo slogan “starve the beast”. La tua osservazione finale va corretta in “non importa se di destra o di destra di sopra o di sotto”.

    Baci

    Ntuniott

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