Lavoratori della conoscenza

Immagino che la pubblica amministrazione non possa assumere, e quindi debba trovare risorse (nel senso di persone, non di soldi) in qualche modo. Ecco quindi che il MiBACT (la T sta per “turistici”, non sapevo che fosse stata aggiunta nella sigla del ministero) ha indetto un bando per uno stage per 500 giovani da formare per l’inventariazione e la digitalizzazione del patrimonio culturale italiano.
Chi può partecipare a questo bando? Virginia ce lo spiega: occorre «Avere meno di 35 anni, una laurea o un diploma di archivistica col massimo dei voti, una qualificazione B2 in inglese», insomma non proprio l’ultimo arrivato (il che mi pare fondamentalmente corretto. L’impegno previsto è «dalle 30 alle 35 ore settimanali, senza successivi obblighi di assunzione»; purtroppo capita anche questo. Retribuzione? 5000 euro. Per dodici mesi. No, non cinquemila euro al mese per un anno: cinquemila euro in tutto.
Leggete per favore il commento di Virginia, perché qua l’unica cosa che posso aggiungere è che posso capire che non ci sono soldi, ma dare la mancetta in questo modo mi sembra solo umiliante.

Ultimo aggiornamento: 2013-12-09 12:05

3 pensieri su “Lavoratori della conoscenza

  1. Luca Logi

    Da quello che vedo sono distribuiti più o meno equamente su diverse regioni. Un dirigente del ministero mi ha detto che nella versione originaria i 500 dovevano essere tutti al sud. Peccato che al sud gli organici per esempio degli archivi di stato siano zeppi e i posti scoperti siano principalmente al nord. Si vede che almeno questa cosa l’hanno corretta. Comunque i 5000 euro per un anno di lavoro sono la misura esatta di quello che il governo valuta la cultura. 2 euro lordi l’ora: un quarto di quello che si paga la donna delle pulizie.

  2. marcoxa

    Non è solo umiliante, è anche vergognoso che il nipote PreConMin abbaia dichiarato che “assumeremo 500 giovani per i Beni Culturali”. Io lo manderei affanculo…. il giornalista che di fronte a questa risposta se ne è stato zitto.

I commenti sono chiusi.