Segantini e copyright

Se siete tra i ventun lettori del mio blog probabilmente (correlazione, non causa-effetto) siete anche attenti ai temi su diritto d’autore e quanto collegato, quindi saprete che l’AGCOM (sì, il garante per le comunicazioni) sta quatta quatta cercando di emanare un regolamento che sostituirebbe l’attuale legge sul diritto d’autore (sì, un regolamento, non una legge) per quanto riguarda il diritto d’autore online.
Ho ora scoperto da Guido Scorza che la scorsa settimana il relatore speciale delle nazioni unite per la promozione e tutela della libertà di informazione, Frank La Rue, ha affermato che l’AGCOM deve mettere in pratica le leggi che il Parlamento italiano promulga, e non il viceversa. Apriti cielo! Il dinamico duo AGCOM-SIAE ha subito alzato gli scudi, e il Direttore Generale della Siae Gaetano Blandini, «chiede a decine di associazioni di categoria di scrivere alle più alte cariche dello Stato (con indirizzi allegati) per denunciare quanto sia singolare che ricevano questi personaggi che sembrano rappresentare piuttosto i grandi signori di internet e non ascoltino, invece, chi rappresenta la produzione artistica del Paese».
Ma questo l’ha già scritto Scorza, ed è inutile che io lo ripeta: piuttosto sono andato a leggere l’articolo sul Corsera di Edoardo Segantini riguardo alla cosa. Inviterei anche voi a leggere l’articolo prima di proseguire con i miei soliti vaneggiamenti.
Letto? Compreso? Avete trovato dati a supporto della prosa di Segantini? Se sì, per favore, passatemeli. Io non avevo molto tempo, e mi sono solo soffermato sulla frase «tale Frank La Rue, che ogni tanto appare nei cieli italiani» che cozza leggermente con «Frank La Rue […] for the first time in Italy on an official visit» che ho trovato qua, e che mi fa tanto pensare ad un argumentum ad hominem. Non ho poi ben capito la frase «Film, fiction, libri, giornali, musica, riviste e videogiochi sono una parte fondamentale della produzione artistica e creativa. Un pezzo di made in Italy che va difeso e promosso in Italia e all’estero»: il regolamento AGCOM verrà anche applicato negli stati canaglia come gli USA?
Mettiamola così: ci saranno i “grandi signori di Internet”, ma mi sa che qui da noi ci siano anche altri “grandi signori”. Vedendo questo post di Quintarelli di due anni e mezzo fa direi però che la risposta (almeno diretta) da Segantini non ce l’avremo. Peccato.

Ultimo aggiornamento: 2013-11-22 17:04

Un pensiero su “Segantini e copyright

  1. quinta

    è che scrive (facedo sfoggio di molta apparente competenza) di cose che pensa per sentito dire

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