Ieri sera verso le sei e mezzo stavamo tornando a casa dalla festa di compleanno di una compagna di classe di Cecilia (festa fatta alle giostre, una tragedia per i miei timpani). Vicino al portone di casa nostra c’erano due persone. Apro il portoncino esterno, e un tipo giovane spunta dal giardinetto condominiale. A questo punto i due che erano davanti a casa nostra gli dicono “si fermi! cosa stava facendo lì?” e questo per tutta risposta scappa via. Io gli sono immediatamente corso dietro, ma già a vent’anni non ce la facevo a correre, figuriamoci a cinquanta: quello se ne è filato via. Solo che ho sentito che qualcosa gli cadeva: mi sono fermato col fiatone a raccoglierlo, e ho visto che era un telefonino (senza la batteria che doveva essere da qualche parte, ma con la sim). Ritornato davanti a casa, ho scoperto che la signora del primo piano era stata derubata (di tutto l’oro in casa, anche perché il tipo aveva solo uno zaino).
Quello che però mi chiedo (a parte che se i due ci avessero avvisato prima che io aprissi il portoncino sarebbe stato meglio) è come sia possibile che la coppia che era lì dalle sei perché avevano visto questo tipo cercare già di intrufolarsi nel loro condominio avesse chiamato il 113, questi gli avessero detto che avrebbero mandato qualcuno, non è passato nessuno – anzi peggio: una macchina è passata ma non si è fermata. E ancora quando ho provato io a telefonare al 112 mi hanno cercato di passare il 113 (e fin qui nulla di strano, immagino che la nostra zona sia assegnata alla polizia) e il telefono abbia squillato a vuoto.
Ultimo aggiornamento: 2013-11-11 07:00
In quest’epoca di riforma dei numeri di emergenza, in cui in teoria il 112 dovrebbe fare tutto, a me è anche capitato che il 112 proprio non desse segni di vita. Si fa prima a memorizzare sui telefoni il numero della più vicina stazione di polizia/carabinieri e chiamare direttamente.
Un mio collega tempo fa ha chiamato il 113 per denunciare una violenza carnale in atto in un parco pubblico: tempo di reazione circa 20 minuti…per molti furti non si muovono neppure.
Le cause sono molte, fra cui una sproporzione fra personale disponibile e richieste, il fatto che perseguire i piccoli furti ha un rapporto pessimo sforzo/risultato (il tizio 99/100 esce dalla caserma così come ci entrato se preso e ruba ancora il giorno dopo), senza contare che i poliziotti spesso e volentieri evitano i lavori pericolosi e “scelgono” attività/richieste differnti da servire in base a pura convenienza/comodità personale.
Probabilmente dipende anche dal momento. Qualche mese fa, di pomeriggio, ho chiamato il 113 da Piazza Bottini (Lambrate) perché un tipo si stava accanendo contro cassonetti, bici parcheggiate, auto ecc., e la volante è arrivata in pochi minuti.
Ne approfitto per segnalare un episodio capitato qualche settimana fa, direi di potenziale ladro. Lo racconto comunque anche se ci sono molte storie simili perché magari vale la pena ricordarlo a persone anziane ecc. Il condominio dove abito a Milano ha il piano terra “aperto” (uniche parti in muratura la portineria centrale e le due trombe delle scale), ma ovviamente chiuso da cancellata. Un giorno sono scesa in orario senza portineria e ho trovato un uomo che si aggirava con in mano un dispositivo grande come quelli per pagare con carte di credito. Addosso aveva un gilè grigio con scritta sulla schiena LETTURA CONTATORI. Quando mi ha vista mi ha chiesto dove fosse la caldaia del riscaldamento centralizzato “per la lettura del contatore”, ma nello stabile abbiamo il riscaldamento autonomo. Gli ho chiesto spiegazioni e lui in risposta mi ha chiesto che indirizzo fosse, allora ha fatto finta di controllare nel dispositivo, ha farfugliato che si era sbagliato e doveva andare allo stesso indirizzo a Peschiera Borromeo (!!), è corso fuori, è salito su una Fiesta blu che non aveva alcuna scritta che la identificasse come auto di servizio ed è partito a gran velocita. Purtroppo a personaggi come questo c’è chi apre facilmente la porta.