Oggi La Stampa riporta una lettera dell’ambasciatore kazako che spiega come Mukhtar Ablyazov sia in realtà un criminale (non dice “efferato” ma lo lascia capire).
Non entro nel merito delle sue accuse. Mi limito a fare notare che il “pericoloso criminale” che è stato portato in tutta fretta in Kazakistan non è stato Ablyazov, ma sua moglie (per non parlare di sua figlia). In tutta la lettera non c’è un accenno che sia uno alla signora Shalabayeva: la cosa più caritatevole che si può pensare è che sia stata riportata in patria per avere uno (anzi due) ostaggi. Giudicate voi.
p.s.: la frase più bella è però questa: «In altre parole, il Sig.re Ablyazov dispone di un paio di media sul suo libro paga. Questo non lo rende certo un leader politico.» Se fossimo in un film, ci sarebbe da ridere.
Ultimo aggiornamento: 2013-07-18 11:41
La cosa che (quasi) nessuno ricorda è che Alfano (quello che dice di non saperne nulla) ha esplicitamente lodato il dittat.. ehm capo di governo kazako per il suo alto indice di gradimento presso la popolazione locale (un “sondaggio” presso i cittadini ha detto che il 90% era molto contento del proprio premier) (fonte Sole 24 Ore).
Ovviamente sapeva (come ha lasciato intendere il funzionario dimissionato) e il fatto che personalmente l’ambasciatore ne abbia fatto richiesta andando *di persona* dimostra che c’è del tenero tra l’attuale vicepremeier (ed il suo partito) e questo dittatore.
Questo secondo me è ancora più inquietante.
@mestesso: ma non era il capo di Alfano ad aver detto di essere invidioso perché l’altro aveva il 90% di gradimento?
Penso l’abbiamo detto entrambi (ma del resto è difficile distinguerli).
Quello che io leggo è che delle centinaia di media attivi in Kazakilandia (è d’uopo un “e mecojoni!”) lui ne controlla solo due. In effetti sono un po’ pochini per un leader che si rispetti.