Neal Stephenson è uno a cui piace scrivere, il che significa che scrive tanto, troppo. Se si aggiunge il fatto che io lo leggo in inglese e che questo (Neal Stephenson, The Diamond Age, Penguin 2011 [1995], pag. 512, Lst 8,99 , ISBN 9780241953198) era il “libro da palestra” per rilassarmi tra una serie di esercizi e l’altra, capirete come mai ci ho messo quasi due anni per finirlo, e solo perché alla fine ci ho dato una botta a casa.
La fantascienza di Stephenson in questo libro, come nel precedente Snow Crash è sicuramente di tipo hard: in questo futuro nemmeno troppo lontano la tecnologia è incredibilmente avanzata, e in contrasto si ritorna a un formalismo nei rapporti umani… beh, la maggior parte della gente a dire il vero si scanna, e le prime 50 pagine, come anche le ultime, non sono per stomaci deboli. Però ci sono alcuni gruppi, come i cinesi neoconfuciani e gli angloamericani neovittoriani, per cui il formalismo è in un certo senso il collante che tiene le razze (pardon, i phyla) uniti.
E poi c’è la piccola Nell e il Young Lady’s Illustrated Primer, un libro sotto forma di “ractive” (sono arrivato a cinquanta pagine dalla fine prima di capire che è un’abbreviazione di “interactive”, come “sites” sono i “parasites” e “mites” le “termites”; a Stephenson piace inventare parole abbreviate) che nasce per insegnare a una bambina tutto quello che deve sapere, dalle arti marziali alle macchine di Turing; insomma, il vero protagonista del libro è questo libro.
Giudizio finale? Se vi piace questo tipo di fantascienza, armatevi di santa pazienza e leggetevelo.
Ultimo aggiornamento: 2013-06-15 19:41
Ho letto e apprezzato questo libro molti anni fa, quando è uscito in paperback e la cosa che trovo molto carina oggi è che il Primer è di fatto un iPad ante litteram
@Morgaine: in effetti…
È l’ultimo che ho letto di Stephenson, dopo “Snow Crash”, l’intero Ciclo Barocco, e Cryptonomicon.
Non credo che ne leggerò più. (Nel senso che quelli nuovi che ha scritto non mi attirano). Ma “The Diamond Age” direi che è il suo migliore, a parte le varie sotto-trame dei vari Shaftoe tra Cryptonomicon e Ciclo Barocco.
Ma mi viene però un dubbio. Che io abbia molta più pazienza di te nel leggere libri? :)
Baci
Ntuniott
P.S. A posteriori, la menata “libertarian” di Cryptonomicon fa molto tenerezza.