Predicate la novella

Dario Bressanini decide di terminare il blog sul Fatto Quotidiano (ok, formalmente si prende “una pausa di riflessione”). Motivo? Lo spiega lui stesso alla fine del suo ultimo post, che parla delle (non) differenze organolettiche tra agricoltura bio e convenzionale: «Io ci metto settimane o mesi a leggermi la letteratura scientifica originale e a scrivere un articolo, mentre a scrivere una cazzata con un copia e incolla ci si mette mezz’ora» e soprattutto

«Se in altri campi dell’umano sapere è accettabile e anche auspicabile “far sentire tutte le campane”, in campo scientifico è del tutto inaccettabile accostare due opinioni contrastanti indipendentemente dalla loro dignità scientifica. Le opinioni nella scienza non valgono nulla se non sono supportate da dati solidi. Un biologo serio si rifiuta di parlare ad un convegno di creazionisti e un astronomo non legittima scientificamente con la sua presenta una riunione di astrologi. No grazie.»

È una sua scelta, si può essere d’accordo o no sulla scelta di non fare sentire tutte le campane in campo scientifico (o meglio: concordo con la prima parte del commento di Peter Gomez, che fa notare come il Fatto Quotidiano non sia una rivista scientifica e quindi non è strano che ci siano opinioni pseudoscientifiche), ma non vedo il problema. Il resto del commento di Peter Gomez è però molto più preoccupante, almeno a mio parere:

«Non penso poi che un biologo serio non debba andare a un convegno di creazionisti: se ci va, visto che ha la ragione dalla sua parte, e li affronta con umiltà e convinzione forse farà mutare parere e convinzioni a qualcuno di loro. E se ci riesce la sua vittoria avrà la stessa dignità e importanza di una scoperta scientifica.»

Ecco. Io non so che gente frequentiate voi: per quanto mi riguarda, ho imparato da decenni che “avere la ragione dalla mia parte” non serve assolutamente a nulla se non a incazzarsi ancora di più. E visto che io sono un tipo incazzoso di mio, preferisco di gran lunga lasciar perdere. L’umiltà ma la tengo in privato: se vado a un convegno sul tema X, non mi aspetto di trovare relatori contrari a X o che possano anche solo prendere in considerazione che X non sia vero, ergo non ci vado nemmeno. È come andare a un congresso di Fratelli d’Italia o di Rifondazione Comunista (sì, esistono ancora) per far tornare i camerati e i compagni sulla rispettiva retta via… fate pure voi, se volete.

Ultimo aggiornamento: 2016-03-29 20:53

10 pensieri su “Predicate la novella

  1. gian carlo

    Io seguo Bressanini da tempo e concordo con lui sul fatto che non tutte le campane hanno lo stesso diritto di farsi sentire o peggio ancora che siano accostate come egualmente degne. Questo del far sentire sempre l’altra campana non può prescindere dal fatto che certe opinioni siano scientificamente sbagliate o eticamente scorrette. Estremizzando il discorso; in un convegno per ricordare lo sterminio degli Ebrei devo per forza far parlare una SS? Io rispetto il diritto degli altri ad avere qualunque opinione ma non pre questo devo ripsettare l’opinione stessa.

  2. delio

    e poi secondo me gomez si arrampica sugli specchi (già solo lessicalmente) quando dice che il fatto “non fa sentire tutte le campane, permette solo alle campane di suonare” (eh?!?)
    la verità secondo me è che il fatto non ha alcuna velleità di coagulare un gruppo di intellettuali organici (scusate se parlo da gramsciano; del resto, organici a chi, nel 2013?), ma solo di contenere un guazzabuglio di pensieri che oggigiorno sono poco ortodossi, o tali si considerano. a suo modo un’operazione simile a quella del m5s, e non a caso fatto e m5s flirtano pesantemente. non so se sia sbagliata l’aspirazione di gomez di far cambiare idea; quello che metto in dubbio è l’onestà della sua aspirazione. temo che gomez e gli altri del fatto non mettano tutti i blogger insieme per dare la possibilità di un confronto, ma per godersi il catfight.
    (mi mangio la bombetta se bressanini non finisce a bloggare per il fatto entro la fine dell’estate.)

  3. delio

    no, nel senso che mi sembra che al post ci sia un clima piú ragionevole e consono a bressanini che al fatto; e che posso immaginarmi facilmente che il post gli faccia la corte (a partire dal link al post in questione sparato nel feed rss).

  4. pbm

    bressanini al post sarebbe un grande acquisto per il post e una notevole visibilità per bressanini, ma ricordo che il suddetto già blogga (e scrive in cartaceo) da secoli per le scienze (gruppo l’espresso), quindi non so se avrebbe senso; la collaborazione col fatto deriva probabilmente dal fatto che l’ “azionista di riferimento” del fatto è l’editore dei suoi ultimi due libri in ambito alimentare (chiarelettere).

  5. Bubbo Bubboni

    Sono fonti che non leggo, quindi nel merito non ho nulla da dire. Però mi pare interessante un confronto con quello che è capitato ad un giornale spagnolo e che è spiegato qui http://www.eldiario.es/defensora/mejor-pasado-pobres-Bangladesh_6_129197081.html
    In sintesi il giornale aveva pubblicato un articolo dove si sosteneva che l’opportunità di lavorare in una fabbrica di indumenti per l’esportazione era da considerarsi una fortuna per i poveri del Bangladesh, anche se il crollo della fabbrica aveva causato oltre 280 morti. I lettori hanno interpellato la defensora del lector che ragiona in modo direi completo sulla solita questione di “dar voce a tutti”, “uno pro e uno contro”, ecc. ecc.
    Trovo che sia una perdita di tempo leggere scritte a caso (almeno in lingue già note) mentre è interessante leggere testi scelti e aggregati secondo un qualche criterio che mi sia utile almeno a farmi una risata. Per questo non capisco la relazione tra giornali e blog “del giornale” e se “attiri” o “sposti” lettori.
    Mi se che se tutto è solo one click away selezione debba essere più forte, o da parte di chi pretende di fare un sito di notizie o da parte di chi vuole leggere qualcosa di interessante.

  6. un cattolico

    @delio:
    la verità secondo me è che il fatto non ha alcuna velleità di coagulare un gruppo di intellettuali organici […], ma solo di contenere un guazzabuglio di pensieri che oggigiorno sono poco ortodossi, o tali si considerano. a suo modo un’operazione simile a quella del m5s, e non a caso fatto e m5s flirtano pesantemente
    Premetto che ho la tua stessa opinione sul Fatto, soprattutto per i suoi blog.
    Eppure Bressanini dice esplicitamente che “non ci sono piú i blog del Fatto Quotidiano di una volta” :) agli esordi ci sarebbe stata una selezione accurata degli autori: vi risulta? A parte Codogno, Attivissimo e la Miriano si può dire che non legga blog, almeno non con una costanza degna di nota, e se lo faccio è solo per rilassarmi e: divertirmi (l’agognata tuttologia lieve del Codogno, le crociate antibufala di Attivissimo) o riflettere su temi d’attualità con opinioni di chi ha una visione del mondo simile alla mia (sentire dal TG3 che alla Marcia per la vita si son dati convegno integralisti cattolici e gruppi neofascisti, nonostante le immagini mostrassero allegre famigliole, mi fa pensare che disagio possa provare la Miriano a lavorare in quella redazione)

  7. Dario Bressanini

    @un cattolico: all’inizio la sezione scienza non esisteva e più o meno l’unico complottaro era Giulietto Chiesa. Ho spinto e mi sono battuto per far aprire una sezione Scienza, e ho anche chiesto a Medbunker (Salvo di Grazia) di venire. Ma poi è arrivato di tutto purtroppo.

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