c’è qualche economista in sala?

Leggendo il punto due, comma 1 :-) delle proposte odierne di Bersani trovo scritto «Pagamenti della Pubblica Amministrazione alle imprese con emissione di titoli del tesoro dedicati». Ammetto che tra le mie mille lacune ci sono anche quelle sulla composizione dei bilanci, ed è per questo che chiedo aiuto a quelli tra i miei ventun lettori che sul tema ne sanno qualcosa.
Le domande che ho sono due. La prima: i debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese sono comunque segnati a bilancio, oppure vengono surrettiziamente spostati al bilancio successivo? Come capite, le cose sono molto diverse dal punto di vista del deficit (che se non sbaglio è di cassa e non di competenza, ma anche qua chiedo lumi). Peggio ancora, i debiti degli enti locali, che mi sa siano molto maggiori di quelli statali veri e propri, farebbero saltare ancora di più il patto di stabilità. Ora, è vero che io trovo il patto di stabilità un’idiozia, almeno fino a quando non viene data una vera possibilità di imposizione fiscale agli enti locali; però non mi sembra che si stia parlando di toglierlo, nemmeno nel punto uno delle proposte.
La seconda domanda è un po’ più articolata. Emettere titoli del tesoro significa comunque aumentare surrettiziamente la massa monetaria – la stessa mossa fatta da Draghi a livello europeo. Questo di per sé non è necessariamente un male, ma porterà con ogni probabilità da un lato a un vivace mercato secondario dove le aziende con l’acqua alla gola cercheranno di monetizzare questi titoli, e poi a cascata a un aumento della spesa per interessi per i nuovi titoli di stato che si troveranno a competere con questi titoli speciali (ah: questa cosa Berlusconi non l’ha mai capita, o se l’ha capita è stato bene attento a non farlo sapere a nessuno). È stato tenuto in conto tutto questo? Grazie a chi mi sa rispondere.
(ps: piantiamola con il “femminicidio”, che poi sarebbe anche incostituzionale. Volete aggiungere un’aggravante per un’omicidio commesso contro una persona più debole? Sacrosanto. Le donne sono mediamente più deboli degli uomini? Vero. Ma pensate a un poveretto che uccidesse Marina Berlusconi, e ditemi voi se sarebbe un femminicidio)

Ultimo aggiornamento: 2013-03-06 13:47

16 pensieri su “c’è qualche economista in sala?

  1. Bubbo Bubboni

    Ah, se c’è anche un agricoltore posso chiedere di chiarire se le “Norme per il disboscamento di società pubbliche e miste pubblico-private.” vanno varate per forza in primavera o se si possono fare anche dopo?
    Mi sa che i troppi voti presi li hanno confusi…

  2. mestesso

    Non sono un economista, ma posso dirti che la proposta (di pagare con emissione di titoli) è vecchia e non viene neppure dal PD (non mi ricordo chi la tirò fuori per primo, ma non è roba del loro sacco). Ed è vecchia anche di anni, per quel che ne so (già sperimentata anche in realtà estere, anche se in stati delle banane).
    Per la prima domanda, i debiti della PA vengono sempre segnati a bilancio, ed eventualmente spostati al successivo (tramite vari artifizi). Gli enti locali, sempre a mia saputa, sono al di fuori del debito pubblico. E’ grazie a questo che la regione Sicilia non è andata in default, anche se da un punto di vista tecnico lo sono già dal 2012. Napoli nel 2013 rischia di andarci, ma con magheggi vari immagino eviteranno.

  3. mestesso

    Ah, dimenticavo: perché parli di titoli “speciali”? Non sono diversi dagli altri: vengono usati in maniera diversa, ma per il resto dovrebbero essere come gli altri (a meno che non decidano di vincolarli in qualche modo, ma dubito che la cosa possa funzionare perché non li vorrebbe nessuno, e quindi varrebbero poco come moneta).

  4. .mau.

    @mestesso: ho semplicemente copincollato quanto presumibilmente detto da Bersani. Non so se e come sarebbero “speciali”.

  5. mfisk

    Sulla prima questione, il bilancio degli enti pubblici, posso dire che talora ho dovuto leggerne e, a parte il fatto che non si chiamano bilanci, non ci ho mai capito dentro nulla.
    Sulla seconda, si tratta di una questione di interpretazione: io la frase «Pagamenti della Pubblica Amministrazione alle imprese con emissione di titoli del tesoro dedicati» l’avevo letta nel senso: “paghiamo i debiti della pubblica amministrazione, e i soldi troviamoli emettendo nuovi titoli”; Lei invece la intende nel senso “paghiamo i debiti della pubblica amministrazione, emettendo nuovi titoli e consegnando i medesimi ai creditori”

  6. .mau.

    @mfisk: ammetto che la mia interpretazione risente di quanto espresso in passato non ricordo nemmeno io da chi, come già @mestesso ha scritto. Però riconoscerà con me che non avrebbe un gran senso parlare di titoli “dedicati” se si emettono semplicemente più titoli di Stato.

  7. CavalloRazzo

    Sui debiti della PA, facendo parte di una società che vanta (quale ironia, l’uso di questo termine) crediti per decine di mijaia di euro, faccenda peraltro molto difficile da spiegare agli azionisti americani, mi andrebbero bene i pagamenti in CCT, in gettoni d’oro e pure in appezzamenti di terreno del demanio, che magari ci fondiamo un microstato.

  8. Claudio

    Io ne capisco anche meno di .mau. ma che senso ha pagare un credito emettendo un altro credito(si suppone non incassabile prima di un certo periodo)?
    Mi paghi attraverso una promessa di pagarmi boh…

  9. .mau.

    @Claudio: quei titoli di stato sono comunque negoziabili sul secondo mercato, presumibilmente sotto la parità ma meglio che niente.

  10. Apis

    Il termine “dedicati” non è chiaro, per cui potrebbe trattarsi anche di titoli con clausola di non negoziazione per un certo periodo.
    Il fatto positivo sarebbe la maturazione degli interessi e, anche se non negoziabili a tempo, la possibilità di usarli come collaterale per un finanziamento.
    L’aspetto paradossale sarebbe che, dopo l’emissione, lo Stato averebbe tutto l’interesse a deprimerne il corso, in modo da poterli riacquistare ben sotto il nominale …

  11. Ale

    Potrebbe anche essere una scappatoia per aggirare l’obbligo di pagare entro trenta-sessanta giorni/fine mese. “Pagando” con un titolo che verrà riscosso anni dopo, è come rinviare il pagamento di anni, ma rispetta formalmente la legge.

  12. Bubbo Bubboni

    @Ale, @.mau.: ma si sta parlando di onesti punti per lo sviluppo & il progresso o di come strozzinare la cittadinanza e deprimere definitivamente i residui di attività economica?
    (La legge sui pagamenti non è così rilevante infatti non vale per i crediti precedenti alla sua introduzione. Questa volta il legislatore lo ha espressamente indicato nel testo…)
    Fino ad oggi i crediti verso lo stato non erano “denaro subito” ma erano “denaro certo, anche se non si sa quando” e le banche già lo scontavano come tale. Con questa brillante trovata si passa a “denaro forse” anche per gli unici crediti “sicuri” rimasti. Ribadisco, hanno preso troppi voti e sono confusi dal successo.

  13. Ale

    Carlo Stagnaro dopo una breve analisi ha definito le proposte di Bersani “fumo negli occhi”, ma già nel programma elettorale dei tre maggiori partiti non c’erano le premesse per risollevare l’economia. Ad occhio direi che il PD cerca di andare incontro al M5S, ed il programma economico dei 5 stelle è tra l’inconsistente e il disastroso.

  14. Claudio

    Io invece non avevo pensato al fatto che comunque, almeno credo, i crediti con la PA, così come i crediti con chiunque altro, sono anche adesso cedibili liberamente.

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