beppegrillo(tm) e l’articolo 67

I quotidiani odierni hanno raccontato di come Beppe Grillo oggi abbia tuonato contro l’articolo 67 della Costituzione, quello che afferma che i parlamentari non hanno vincolo di mandato. Vabbè, dando un’occhiata su Facebook ho visto che Giovanni Stinco ha riportato questo post, non più vecchio di due anni e mezzo fa, in cui il Vate di Sant’Ilario affermava esattamente l’opposto; ma in fin dei conti solo gli imbecilli e i morti non cambiano mai idea, soprattutto quando si scoprono in prima persona le conseguenze di tale idea. Su Friendfeed (sì, frequento troppi socialcosi) Braciola ha riportato un’interessante voce di Wikipedia dove si scopre che questa norma è nata con la Rivoluzione Francese e nel seguito è stata ripresa più o meno ovunque… tranne che negli stati comunisti :-)
Ma detto tutto questo, occorre dire che l’abolizione del vincolo di mandato avrebbe anche un senso… visto che abbiamo il Porcellum. Pensateci un attimo: con l’attuale legge elettorale italiana tu, o elettore, non stai votando una persona ma un partito. Quindi perché quella persona può agire diversamente dalle direttive del Partito? (e poi chiedetevi perché a mio parere il Porcellum sia la più immonda schifezza escogitata in questi sessantacinque anni di Repubblica Italiana)

Ultimo aggiornamento: 2013-03-03 21:57

9 pensieri su “beppegrillo(tm) e l’articolo 67

  1. .mau.

    @barbara: ma la mia email ce l’hai, no?
    (se un quarto di quelli che hanno avuto l’interesse di andare a votare hanno votato beppegrillo(tm) non si può far finta che non esista)

  2. Barbara

    La tua email ce l’ho, ma pensavo tu non fossi l’unico ad aver bisogno di una distrazione :). Io non vedo molto costrutto nel deliberare sui lati negativi di una legge a meno che non sia possibile abolirla per referendum.
    E comunque il Porcellum non ha alcuna chance di essere la più immonda schifezza in giro. Hai dimenticato la legge 40? Il Porcellum non ha ammazzato nessuno.

  3. Marcello

    Caro Mau, abbi pazienza: invece di andare a toccare la Costituzione, non sarebbe allora meglio e più sicuro (contro derive autoritarie) abolire il “porcellum”? Mi stupisce un po’ che constatando la discrasia tra i due elementi, tu possa anche solo pensare di optare per quello che più difende la democrazia…

  4. delio

    vabbé, ma a quel punto che bisogno ci sarebbe di un parlamento? si potrebbero assegnare dei millesimi ai cinque o sei condomini, pardon Grandi Elettori, e si taglierebbero anche i costidellapolitica.

  5. abramo

    Francamente non vedo la contraddizione…
    Nel 2010 scrive che l’eletto risponde ai cittadini.
    Nel 2013 scrive che l’eletto risponde agli elettori.
    Mi sono perso qualcosa?

  6. .mau.

    @marcello: cosa ti fa pensare che io voglia abolire l’articolo 67? (lo so, non è il massimo della vita, ma per quanto mi riguarda l’alternativa è molto peggiore)
    @abramo: a parte la battuta “non tutti i cittadini sono elettori”, rileggi attentamente il testo del 2010, quando parla del vincolo di mandato: e ricorda che la situazione nel 2010 era esattamente uguale a quella attuale (a parte naturalmente le liste rappresentate in Parlamento)

  7. marcoxa

    Visti i risultati più recenti (qualche mese fa), prometto violenza (almeno verbale) a *CHIUNQUE* proponga una modifica costituzionale tra i pallari che ci ritroviamo in Parlamento; tutti!
    A preust
    Ntuniott

  8. enrico d.

    Limitare la libertà degli eletti, con o senza articolo 67, è impensabile. E pericolosissimo.
    D’altro canto, si è visto che la libertà scivola a volte nell’arbitrio, abbondantemente condito di tradimento e ignobile compravendita.
    La soluzione che propongo non risolve tutto, ma potrebbe aiutare. Una norma che, riconoscendo il “diritto a cambiare idea” e anche casacca, imponga però agli eletti, di ripresentarsi, alle elezioni successive, nello stesso collegio in cui hanno avuto i voti. Dopo aver cambiato legittamente idea e casacca, basterebbe loro convincere chi li ha eletti sotto una bandiera, a rivotarli con altri colori.

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