“It was twenty years ago today”. Era il 1987. I CD erano sul mercato già da alcuni anni. Con parte del mio primo stipendio mi ero finalmente comprato un lettore CD (primo disco: The Dark Side of the Moon). Finalmente anche i Fab Three plus Yoko permisero la masterizzazione digitale dei loro LP, e apparve prima per l’appunto Sgt Pepper’s seguito poi da tutti gli altri album… che mi sono comprato tutti in un botto.
C’era però un problema: la qualità della masterizzazione lasciava parecchio a desiderare. Ricordo una mia visita a due amici beatlesiani losangelini: mi fecero sentire nel loro impiantone hi-fi prima la versione CD di “Lovely Rita”, seguita poi da quella in vinile e infine dal vinile della Mobile Fidelity. Una differenza estrema, tanto che me ne sono accorto persino io che di qualità del suono non ci capisco nulla. Per spiegarmi meglio, nel sottofondo si potevano ascoltare molti più strumenti, e capire la cura negli arrangiamenti. Così, visto che ieri Repubblica ha iniziato a pubblicare gli album rimasterizzati, stamattina ho pensato bene di provare a comprare il primo: proprio Sgt Pepper’s.
Male. Ho scoperto che le major, in questo caso EMI, continuano con la barbara pratica che pensavo fosse stata seppellita almeno cinque anni fa: il disco non è ascoltabile da PC. Certo, non mi aspettavo il massimo della qualità: però intanto avrei potuto avere un piacevole ascolto mentre impazzivo col lavoro di alto concetto che sto facendo in questo periodo. Invece nulla. Considerando che sono ragionevolmente certo che questi dischi saranno acquistati solo e unicamente da coloro che tanto ce li avevano già, una mossa di questo tipo mi pare semplicemente suicida: per esempio, sicuramente da me non vedranno più un euro.
Contenti loro…
Aggiornamento: (15:00) Exact Audio Copy vede e copia perfettamente tutto :-)
Ultimo aggiornamento: 2012-10-17 11:26
Domanda: non ti installa una app che fa da player, e poi senti da quella? I CD che ho io “Copy controlled” sono fatti così, CDROM con una partizione che contiene una app windows (gli altri OS, pazienza).
BTW, facilmente bypassabile in ogni caso, ed un CD vergine costa poco masterizzandolo come CDA regolare con lo stesso contenuto dell’altro.
Hanno inventato un “minidoc” (piccolo video in Quicktime) [ :-) ] che fa vedere solo quello.
Ti riferisci ai remaster del 2009 oppure agli stessi che stanno uscendo ora in edicola? Non li ho comprati, ma non mi sembra che i primi avessero la (risibile) protezione da copia, è forse stata aggiunta per questa iniziativa?
@ArgiaSbolenfi: quelli in edicola.
Io ho una vecchia edizione su CD che apparentemente viene letta da computer come CD ordinario, tant’è vero che a suo tempo riuscii a mettere tutto su ipod senza difficoltà. A parte la protezione, almeno per l’edizione che ho io il discorso è un altro: gli originali su vinile erano in mono, né aveva senso di realizzare gli album in stereo. Quando si registra in multitraccia, uno strumento per volta sulla sua pista, nel mix finale in stereo si stabiliscono le posizioni dei diversi strumenti sul fronte che va da destra a sinistra, ogni traccia la sua posizione. Ma gli album dei Beatles, tranne Let it Be, vennero registrati su registratori multitraccia a sole quattro tracce (gli studi di Abbey Road avevano personale di primissimo ordine ma la dotazione tecnica era tutt’altro che aggiornata). Dato che gli arrangiamenti erano complessi, periodicamente si effettuavano dei submix per liberare tracce, ma a questo punto gli strumenti nelle tracce submixate sono bloccati tutti insieme, sia per quanto riguarda il livello che la posizione nello stereo. Mentre in un mix in mono (tutti gli strumenti in un solo canale) questo problema era solo di livelli (bisognava azzeccare i livelli giusti al momento del submix) e tutto sommato controllabile, in stereo si hanno dei mix assurdi con le posizioni dettate dalla disposizione delle tracce in ordine di registrazione e non dall’opportunità musicale. Poi si può intervenire in qualche maniera a furia di equalizzazioni e DSP, ma si tratta di pannicelli caldi quando la materia prima – le registrazioni su multitraccia – non è pensata per lo stereo.
@Luca: la situazione è leggermente più complessa. (Vado a memoria)
I primi quattro LP erano in vinile, almeno per la versione UK che poi è quella diventata canonica anche negli USA. Gli altri album sono stati pubblicati sia in mono che in stereo (con il problema di reincidere più tracce su una sola per avere ulteriore spazio, sì…) ma il vero guaio è che il missaggio principale almeno fino al White Album era quello mono, che era molto più curato di quello stereo. E naturalmente le tracce originali submixate non esistono più :-(
Una curiosità: com’è la qualità dei pezzi venduti su iTunes?
Su Beatles stereo / mono vi segnalo questa sintetica ed esauriente spiegazione:
http://www.ilmucchio.net/showpost.php?p=1095315&postcount=143
(..la cosa da fare in effetti sarebbe di comprare il box mono, ma che costa un bel po’..)
@.mau.: costano poco i cd in edicola? Penso che la “protezione” sia stata inserita solo in questi ultimi per negoziare uno sconto sui diritti.
@Logi: oggi “liberare” uno strumento da altri nella stessa traccia è un gioco da ragazzi. Con tempo/pazienza in più, i risultati dal punto di vista qualitativo sono molto buoni (tranne alcuni casi molto particolari).
.mau. , i nastri originali a 2, 4 e 8 tracce esistono eccome; il fantastico libro di Lewisohn sulle sedute di registrazione dei Beatles (può darsi che recentemente ne abbiano fatto finalmente una versione italiana completa dell’iconografia?) nasce da un catalogo dei nastri in archivio che fu redatto da un tecnico di Abbey Road che, malato gravemente, chiese di potersi occupare di un progetto non gravoso per tenere occupata la mente. Volendo, esisterebbe tutto o quasi perché gli studi della EMI erano come un ministero, tutto era documentato in triplice copia e archiviato per uso futuro. Leggo però che per queste uscite recenti si è deciso di usare solo i mix finali, sia quelli mono che quelli stereo, con interventi minimi di equalizzazione, restauro audio e, credo, anche un po’ di compressione della dinamica (le canzoni di oggi hanno una escursione dinamica estremamente limitata ed il nostro gusto si è abituato). Però i mix sono rimasti sostanzialmente quelli originali; e come si diceva i mix ufficiali erano quelli in mono, quelli in stereo un sottoprodotto realizzato come possibile considerate le limitazioni. I nastri multitraccia ci sono, ma probabilmente nessuno pensa di avere l’autorità di rimixarli. Forse bisognerebbe richiamare in servizio George Martin.
@Luca purtroppo GM ha gravi problemi di udito, non potrebbe comunque fare il lavoro bene. Se non ricordo male nei rimissaggi per Love è stato aiutato dal figlio.
I master che ci sono sono comunque quelli già ridotti, quindi puoi sì lavorarci su ma non tantissimo…