non più di una domanda per volta!

Domenica sera, prima di scrivere questo post, avevo anche scritto ad ATM – nella sezione “suggerimenti” e non in quella “reclami” perché di per sé non avevo nulla da reclamare se non la mia idiozia nel non avere pensato di seguire alla lettera quanto scritto.
Qui sotto c’è la risposta al mio messaggio (anch’esso riportato in corsivo): cosa manca?
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Ogg:domenicAspasso e biglietto giornaliero
Stamattina sono andato in giro per Milano con i miei due bimbi. Peccato che – avendo una tessera RicaricaMi e non un biglietto singolo urbano – al secondo passaggio ai tornelli della metropolitana è stato scalato un secondo biglietto. Certo tecnicamente la frase che appariva sui display alle fermate era corretta, visto che non parlava di altri titoli di viaggio: però se ci fosse stato scritto “Solo con il biglietto singolo urbano cartaceo si può viaggiare tutto il giorno” la cosa sarebbe stata molto più chiara. Né avrei potuto cliccare sulla parte della schermata principale del sito a proposito della domenicAspasso: facendolo, mi appariva la richiesta “Inserisci la tua e-mail e password per effettuare il login ed entrare nel tuo profilo dati”. Non molto user friendly, non trovate?

Gentile Cliente,
La informiamo che in occasione del blocco delle auto a Milano dalle 10
alle 18, è stato possibile viaggiare per tutto il giorno sulla rete
urbana ATM con un solo biglietto da 1,50 Euro.
ATM ha utilizzato tutti i mezzi di comunicazione a disposizione per
divulgare correttamente le iniziative legate alla DomenicaAspasso, tra
cui l’utilizzo del singolo biglietto da 1,50 Euro valido per l’intera
giornata.
Un cordiale saluto,
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Ultimo aggiornamento: 2012-09-18 16:51

2 pensieri su “non più di una domanda per volta!

  1. nicola

    Ho perso il conto di tutte le volte che gli ho spedito segnalazioni & C. all’ATM e mi hanno risposto con risposte confezionate, spesso senza senso. Penso si chiami autolesionismo.

  2. Lele

    Non manca niente (o tutt’al più qualcosa come “scusate se non capiamo un tubo del senso di quello che ci scrivete”).
    Però c’è qualcosa di troppo: la parola “correttamente”.

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