Oggi il Corsera (pagina 5, taglio basso) fa un confronto tra i lavoratori pubblici in varie nazioni europee, con relativa grafica che potete vedere qui. L’infografica mostra la popolazione, il numero di dipendenti pubblici, la loro percentuale rispetto alla forza lavoro complessiva, e la spesa per i dipendenti pubblici sul PIL.
In Italia ci sarebbero 3.250.000 dipendenti pubblici, pari al 14.3% della forza lavoro, che a questo punto corrisponderebbe a 22.700.000 persone; quindi i lavoratori sono un po’ più di un terzo della popolazione complessiva. Per dire, in Francia ce ne sarebbe più del doppio, 7.539.000 pari al 26,7% della forza lavoro che corrisponderebbe circa a 28.200.000 persone: la percentuale dei lavoratori rispetto a tutta la popolazione sale a oltre il 40%, il che può ancora avere un senso. Magari in Italia c’è molta più gente che non si dichiara né lavoratore né in cerca di lavoro, e le statistiche sono un po’ falsate.
Però la Germania ha 9.200.000 dipendenti pubblici, pari al 10,4% della forza lavoro; si deduce che la forza lavoro è di 88.500.000 persone, superiore all’intera popolazione che, dai lattanti agli ultracentenari, assomma a 82,4 milioni. Magari poi veniamo a scoprire che più di metà dei lavoratori tedeschi sono in realtà turchi, romeni e polacchi, e i conti tornano; ma ho dei forti dubbi al riguardo. Eppure la giornalista ha preso questi dati e ci ha costruito su l’articolo senza proprio pensare a questo paradosso. È bello avere delle certezze nella vita.
Ultimo aggiornamento: 2012-07-16 15:07
forse in Germania molti hanno il doppio lavoro, privato e pubblico…
Beh, la cittadinanza che hanno i lavoratori conta poco: le statistiche su popolazione e forza lavoro riguardano i residenti. Qualsiasi passaporto abbiano.
Saluti,
Mauro.
Quella tabella è stata analizzata da Gad Lerner sul suo blog e si parla di elevato tasso di attività dei tedeschi.
Vedi: http://www.gadlerner.it/2012/07/16/la-cura-grecospagnola-per-gli-statali-italiani.html
mmmh, il mio post precedente si è perso…
@mestesso: qui non si è visto nulla, nemmeno tra lo spam.
@stefano: ma nemmeno Gad Lerner si è messo a fare i conti e accorgersi dell’incongruenza (il che fa capire come io che queste cose le noto sia un tipo borderline a dir poco)
@Mauro: potrebbe esserci una massa di frontalieri, ma ammetto che è ancora più improbabile. A questo punto tanto vale parlare di doppio lavoro come dice Carlo :-)
Ho fatto una ricerchina sul sito dell’OCSE, e ho scoperto qui che la forza lavoro tedesca (dati 2010) è di 43.499.000 persone. Considerato che la percentuale di public employer rispetto alla forza lavoro è sensata (vedi ad esempio qui, direi che il numero di dipendenti pubblici tedeschi è stato più che raddoppiato rispetto al dato reale.
La mia sensazione è che i dati siano stati presi da fonti diverse che usavano modi diversi per specificare cos’è un “dipendente pubblico”; naturalmente nessuno si è accorto della discrepanza.
@mau: se però leggi anche tra i commenti del blog di Lerner il problema che poni tu è stato sollevato da un lettore e il moderatore del blog risponde:
“La tabella è stata compilata dallOcse, che immagino saprai è uno dei più importanti organismi internazionali sulleconomia. Alcune tue osservazioni mi paiono comunque puntuali, ne discuteremo ancora. Saluti cordiali, Andrea”
e successivamente:
“In Germania i dipendenti pubblici sono divisi in due categorie, la prima è quella degli statali che hanno un rapporto di lavoro specifico, i Beamte, gli altri invece hanno un rapporto di lavoro più simile al privato e che lavorano nel pubblico impiego. Per questo i numeri ti sembrano non tornare, i Beamte sono circa 2 milioni. Al di là delle specifiche differenze, credo che la comparazione abbia senso alla luce delle politiche europee.
Cordiali saluti, Andrea”
@.mau.: ripeto il post di ieri (a memoria).
Ho consultato il bel sito dell’OECD, e non sono riuscito a trovare i dati cui fanno riferimento (il che è una brutta cosa).
E’ possibile che ci sia stata una confusione fra due tipi diversi di lavoratori, cioè i pubblici ufficiali (Beamte, include a esempio insegnanti, giudici e poliziotti) e il pubblico impiego (categoria più vasta, che include chiunque abbia un ente pubblico come datore di lavoro). Che la gente (giornalisti inclusi) si metta a far due conti veloci, ahimé, è raro.
anche togliendo due milioni di Beamte (o considerando solo i due milioni di Beamte) i conti non tornano, il numero di dipendenti pubblici dovrebbe essere intorno ai 4,5 milioni. Posso comunque lamentarmi perché si prende una tabella evidentemente errata e la si usa come base per un articolo arrampicandosi sugli specchi?
(i dati non li ho trovati nemmeno io sul sito OCSE, ma bisogna dire che la ricerca è farraginosa)
Un amico tedesco mi ha scritto:
“Nella wikipedia ( http://de.wikipedia.org/wiki/%C3%96ffentlicher_Dienst ) e scritto che in 2006 c’erano 4.5 mio. dipendenti pubblici nella Germania. Addesso ci sono sicuramente ancora di meno, ma 4.6 sono piu o meno 10,4% della forza lavorativa della Germania come scritto nel articolo.”
Quindi ad essere sbagliato potrebbe essere il numero di 9.200.000.
Saluti
E’ molto bello spiegare che non è lecito avere dubbi sui dati siccome la fonte è l’OECD. Bisognerebbe dirlo a quei poveretti dell’OECD che scrivono pagine e pagine per giustificare ogni virgola della loro metodologia (e nessuna per scusarsi della loro prospettiva neoliberista).
Comunque aggratis ho trovato solo i dati 2008 qui http://www.oecd-ilibrary.org/docserver/download/fulltext/4211011ec027.pdf?expires=1342733633&id=id&accname=guest&checksum=04A548B615B4859DD8897075D3DC6A8B (e l’OCSE dice che sono i fonte ILO, quindi non c’è da discutere!) e qui c’è anche il foglio di calcolo bello pronto http://dx.doi.org/10.1787/888932390538
Le percentuali sono diverse da quelle dell’immaginetta dal giornale, ma io non ho dubbi. Avranno un accesso (pagato) al sistema statistico dell’OECD e hanno ricavato le informazioni direttamente dalla fonte.
Del resto che questo mondo ha dei problemi lo dicono molti dati statistici, o viceversa.
Ah, i dati “veri” sono qui http://laborsta.ilo.org/ (poi Employment / Public sector employment / selezionare le nazioni e via).
Ma io del web non so se fidarmi.
@bubboni: immaginavo che i dati fossero ILO ma non avevo voglia di andare a cercarli. Tanto i numeri sono belli proprio perché non appena li metti la gente chiude il cervello, no?
@.mau.: E’ un mea culpa matematico? :-)
A parte gli scherzi credo che il problema nasca dai comunicati stampa riassuntivi e non dai servizi statistici online.