L’autrice di questo libro (Alessandra Piontelli, Gemelli nel mondo – leggende e realtà [Twins in the World], Raffaello Cortina – Culture e società 2012 [2008], pag. 369, € 26, ISBN 978-88-6030-442-1) è italiana, lavora anche in Italia, ma questo libro l’ha scritto in inglese (e poi se l’è tradotto in italiano): buffo, anche se non è il primo caso a me noto (ricordo l’ottimo Achille Varzi coi suoi “Buchi e altre singolarità”…)
Il libro l’ho letto perché me l’ha passato mia moglie, e perché abbiamo due gemelli quasitreenni. Beh, il mio giudizio sul testo si può condensare in una parola: inquietante. La Piontelli ha girato il mondo nell’ambito di programmi medici dedicati alle popolazioni più povere del mondo, e ha cercato ovunque notizie sui gemelli. Il quadro è sconfortante: anche quando apparentemente le cose vanno bene e i gemelli sono considerati doni divini, si scopre che sotto sotto la loro vita è peggiore di quella non certo felice dei loro compagni; e non parliamo dei luoghi in cui i gemelli vengono venduti, costretti a prostituirsi, o semplicemente ammazzati perché la loro madre non può fisicamente farcela, ad allattare e crescere due bambini. Da questo punto di vista devo ritenermi davvero fortunato a vivere nel primo mondo, e avere avuto a disposizione esami medici e cure pre- e postnatali per i miei bimbi.
Il libro è corredato da molte note – stiamo comunque parlando di un testo sociologico, in fin dei conti. Avrei però apprezzato una maggiore asciugatura, visto che alcuni concetti sono ripetuti fin troppo spesso.
Ultimo aggiornamento: 2012-06-09 07:00
ammazzati perché la loro madre non può fisicamente farcela, ad allattare e crescere due bambini (…) fortunato a vivere nel primo mondo.
Ti stupirà sapere come nel primo mondo ci siano tuttora madri che abortiscono gravidanze gemellari perché non ce la fanno, per un misto di difficoltà economiche e organizzative, a crescere due bambini. O almeno c’erano fino a dieci anni fa. Quando ho fatto l’ecografia (e scoperto con mio grande stupore che erano due) nel giro di cinque minuti c’erano tutte le infermiere del reparto diagnostica prenatale a incoraggiarmi, abbracciarmi e darmi pacche sulle spalle.
Lo aggiungo alla wish-list. Mi pare che avevi gia’ recensito il “manuale per genitori di gemelli” della Sandbank (potrei sbagliare il nome).
A me e’ piaciuto tantissimo la “singolarita’ del doppio” della psicologa Liana Valente Torre, purtroppo ora fuori catalogo; vale la pena cercarlo nell’usato.
Ho apprezzato meno “Gemelli” di lawrence wright, che racconta molte cose senza approndirle come si aspetta il lettore abituale di divulgazione scientifica. Va comunque detto che fa delle utile smentite a certe storie sulla “telepatia gemellare”.
Passando alla letteratura, oltre al ben noto William Wilson di E.A. Poe e alla trilogia della citta’ di K. della Kristof (capolavoro), ho letto anche un paio di romanzi di autrici nigeriane o di origine nigeriana scoperti a partire da questa recensione: http://www.guardian.co.uk/books/2007/feb/10/featuresreviews.guardianreview17
Come presumo tu sappia e ci sia scritto nel libro da te recensito, tra gli yoruba c’e’ un eccesso di gravidanze gemellari, a causa di un tubero molto usato nell’alimentazione. Per questa ragione il tema dei gemelli e’ molto presente nella loro mitologia e letteratura.
Spero di avere fornito qualche spunto che giustifichi la lunghezza del commento.