In questi giorni Cecilia ha un’irritazione dovuta al pannolino. L’altra sera, mentre la cambiavo, mi diceva che le faceva male; mentre prendevo la crema, mi dice “qui morso papà”. Naturalmente questo di per sé non è un problema: anche se fossero passati quelli del Telefono Azzurro avrebbero notato che di morsi non c’era traccia e che il motivo di quegli arrossamenti è tutt’altro. Però mi chiedo cosa succederebbe se avesse un livido perché correndo ha sbattuto da qualche parte e a domanda rispondesse in quel modo. Come farei a dimostrare che non sono stato io, che notoriamente i bambini li mangio e quindi potrei benissimo picchiarli?
Ultimo aggiornamento: 2012-02-21 11:51
sei fottuto
E’ un problema reale. Non sarebbe la prima volta che, per attirare l’attenzione, un bambino accusa indirettamente un genitore. Non volendolo e non immaginando la gravità delle conseguenze.
C’è gente che si è fatta mesi di galera, immagina in che condizioni, e poi è saltato fuori che la figlia era morta (morta!) per una malattia, peraltro curabile se il medico non avesse ipotizzato la violenza.
non dico altro.
per alleggerire i pensieri, non avevo mai notato che l’apposito tag fosse così sardelliano.
@pbm: la y è un’usanza di FriendFeed :-)
E’ anche una questione di traslazione dei significati. Per esempio Bacci dice “ancòra” al posto di “dammi quella cosa li”. Io penso che lei associ la parola “morso” al concetto di dolore e “papà” non fosse il soggetto ma il complemento, ovvero: “ho dolore qui, papà”. Se per assurdo se ne dovesse occupare un bravo professionista per i motivi seri che ipotizzi tu lo capirebbe all’istante.
Per esmpio Bacci usa “bocca” per morso. E “non si morde” è “bocca no”.
Quando lo “costringiamo” a fare qualcosa che non vuole (cose brutali tipo mettergli la giacca o lavargli la faccia) si dimena e grida “aiuto”. Questa si che è una cosa da telefono azzurro :-D
Chiami CSI e ci pensano loro.
Voi scherzate, ma qui ormai siamo alla pedofobia. Io non accarezzo mai bambini, non gioco con loro, non mi avvicino se non sono i miei o dei miei amici più stretti, non li fotografo nemmeno se sono straordinari: vaglielo a spiegare alla signora del cazzo che siamo solo gentili e cresciuti in un’epoca in cui di queste cose non si aveva notizie ed è normale accarezzare un bambino per la tenerezza che ti fa.
@RobertoC io non scherzo. Gli unici momenti in cui mi permetto cose simili è quando sono al nido con i miei bimbi (e gli altri genitori sono quindi colleghi o coniugi di colleghi, ma soprattutto sanno che io sono nella stessa barca)
Ma infatti, c’è pochissimo da scherzare. Mio padre è un anziano signore affettuoso, che adora i bambini. Abbiamo dovuto dirgli di non dire “Ma che bella bambina” sfiorandole la testa con una carezza, mai in nessun caso, nemmeno quando era davanti alla scuola per prendere la nipotina. Lui non si capacita. Ucciderebbe qualcuno che vedesse far del male a un bambino (davvero) e non si capacita perché non possa far loro un sorriso.
Mi avete fatto venire una tristezza che non vi dico.
Mio padre pure, mi ha confessato che ha smesso di giocare coi bimbi altrui per gli stessi motivi.
Eh. Perché poi è vero, ho visto coi miei occhi al mare mio padre che aiutava a rialzarsi una bimba inciampata sul bagnasciuga e in mezzo minuto era circondato da familiari e astanti con gli occhi infuocati.
Beh, mia figlia credo che racconti alle maestre ogni volta che faccio una puzzetta in casa, per dire.
Non so se leggete il blog di gigi tagliapietra, suo nipote è stato arrestato due anni fa, ora rilasciato e in attesa di assoluzione completa: http://www.facebook.com/groups/396774736286/
triste ma vero, le gentilezze con i bimbi piccoli altrui ce le possiamo permettere solo noi donne .-( ho rivisto recentemente una puntata di Colombo con lui che si mette a chiacchierare al parco con una bimbetta, le offre il gelato, le fa anche dei complimenti, che sono sicurissima adesso nessuno girerebbe piu
io mi chiedo solo se è giusto che ci si debba rimettere per qualche idiota che guarda troppo studio aperto e se posso fare qualcosa
C’e’ una mia amica che all’ennesima botta presa giocando dal suo uno/dueenne, non e’ andata al pronto soccorso per la paura che cominciassero a sospettare che lo picchiava … :-)
Auguri per … ieri!
Federico, non sapevo..poteva capitare a chiunque. Cazzo, davvero, che mondo è? E’ giusta la consapevolezza, ma non so se vivere con la pedo paranoia sia n salto in avanti…
@roberto già, una storia allucinante, adesso per fortuna dovrebbe essere tutto finto (e forse è arrivata anche l’assoluzione completa): storie come quella però cambiano parecchio il rapporto che hai con gli altri e ti fanno diventare prevenuto
Io non ho mai avuto questa paranoia, però ho sempre evitato di avere contatti con bambini altrui che non fossero amici miei.
diciamo che sconosciuti che pacioccano bimbi degli altri non sono il massimo, poi ovvio tra accarezzare e pacioccare c’è una bella differenza ma da genitori credo sia meglio non farlo accarezzare da nessuno che farlo accarezzare da tutti rischiando. no?
Una visita seria medico-legale, se eseguita a regola d’arte, dovrebbe accertare l’origine del vulnus.
@mau confermo in pieno le tue impressioni, sono pensieri che faccio anch’io nei confronti dei minori. Non so se bello o brutto, è così: troppe storie di gente di qualsiasi tipo che si è approfittata dei bambini. Da qualche anno fotografo le terze di una scuola media, ritratto singolo di 75 ragazzini su 3 classi, per un annuario di fine ciclo: ho sempre chiesto alla preside, che non ha mai battuto ciglio, capendo perfettamente, che nella stanza dove fotografo ci fosse un altro adulto – con tutte quelle ragazzine di 13 anni. Siamo in regola anche con le liberatorie, per fortuna, non sai che casini mi hanno fatto un paio di genitori, per le foto “troppo belle” delle loro figlie :(
definire paccioccano?? Io penso sempre che anche scambiare una parola con un bambino sia rischioso. E lo trovo sbagliato. Non puoi nemmeno rimproverarli. Episodio reale accaduto a me quest’estate: un bambino di 5 anni mentre mangio un gelato su una panchina mi dice di levarmi che la panchina è sua. Sorrido e continuo a parlare con mia moglie e altri amici. Il bambino mi sputa e piange, arriva la madre che mi ha detto che mi avrebbe denunciato. Io invece al bambino avrei dato un ceffone. Finale: anche i miei amici raccontano la stessa cosa e la madre senza nemmeno chiedere scusa gli dice “ok, fai il bravo Carlo, che ora per premio ti compro il gelato”.
Io notoriamente non sopporto i bambini e li scanso, quindi da questo punto di vista credo di essere a posto.
RobertoC, a volte però è anche il caso di fare la voce grossa (coi genitori).
Massimo, pacioccare non so cosa voglia dire, ma – se sono presente io – che un nonno carezzi sulla testa mio figlio o dica “ma che belle treccine” a mia figlia non dà alcun fastidio. Mi risulta molto fastidioso e triste, invece, allevare dei bambini nell’idea che chiunque altro essere umano al di fuori dei tre che conosci sia un mostro.
Anche perché non sarebbe la prima volta che il mostro è fra i 3 che conosci.
Sphera, a me un po’ sì (poi dipende dai contesti)
Comunque tornando al discorso iniziale: se c’è un livido rischi di trovare il magistrato deficiente che ti allontana il figlio perché l’assistente sociale dice che sei un disagiato che sta tutto il giorno su internet e non si premura neppure di chiedere ad esempio alle dade del nido se ci sono precedenti o comunque sospetti su di te.
che tristezza..
pacioccare= prernderli in braccio, giocare con loro, accarezzarli, ecc ecc… che uno sconosciuto lo possa fare con un bimbo ci sta, che il genitore tra le due alternative (nessuno sconosciuto lo fa e non ho rischio vs tutti lo fanno e rischio) scelga la prima è pacifico
Mi viene in mente quella puntata di South Park dove i ragazzini si liberano di tutti gli adulti della città spedendoli in galera con accuse false di molestie.. :-/
Anche a me, mancata nonna, verrebbe voglia di “pacioccare” (io dico “pastrugnare”) un po’ i bambini, però mi trattengo perché purtroppo neanche alle donne è più permesso, contrariamente a quanto si può pensare, a meno che sia presente almeno un genitore. Prima di tutto, non puoi neppure prevedere come reagirà il bambino (se fosse come il piccolo delinquente della panchina di RobertoC?), e poi non sai mai come può apparire il tuo gesto a un astante.
Mi consolo pastrugnando il mio gatto.
@ Massimo MaxKava Cavazzini
Giusto il tuo principio di precauzione Massimo .
Inoltre , considerando che alcune bambine subiscono violenza dal genitore, io proporrei di vietare anche al papà di giocare con le proprie figlie .
@glayos: no, per il dolore usano “male” (e adesso a volte “bua”, parola probabilmente insegnata loro dalla nonna… uno fa tanta fatica e poi arrivano queste cose). Qualche giorno prima Cecilia aveva un’irritazione sul braccio che era “morso Jacopo”. Non si vedevano i denti ma era possibile che il fratello l’avesse morsa da quelle parti, lo fa spesso :-(