Oggi dovevo spedire una lettera fuori standard, nel senso che avevo una busta con due CD (niente roba sotto copyright, semplici dati). Sfruttando la necessità di uscire a pranzo per andare a farmi fare una radiografia me la sono portata dietro, dicendomi “che ci vuole a spedire una lettera?” Ecco.
Tentativo numero 1, ore 13:00. Ufficio postale fisicamente diviso in due parti, una per pagamenti e una più piccola per lettere. Tanto sono anni che Posteitaliane ha deciso di separare i flussi, per paura che qualcuno non gli portasse soldi. Ci sono tre persone davanti a me, e due sportelli aperti (più un paio di persone dietro). Una delle persone sta pagando cinque o sei bollettini; quella dietro ne ha altrettanti. Come, direte voi? Non c’era la suddivisione soldi/lettere? Sì, forse c’era: peccato che ci fosse anche un adesivo che comunicava che in quell’ufficio postale gli sportelli “lettere” potessero anche fare le altre operazioni. Passano cinque minuti, la tipa che doveva spedire una raccomandata finisce il suo lavoro… e l’impiegata se ne va. Cominciavo a essere in ritardo per la radiografia: me ne vado. Ah, dimenticavo: il distributore di numeretti per la coda c’era, quando schiacciavi il pulsante faceva anche bip, ma i numeretti non c’erano.
Tentativo numero 2, ore 13:35 (sì, la radiografia è stata molto veloce). Altro ufficio postale, tre persone davanti a me (sì, lì i numeretti funzionavano). Uno era un cinese con non so quante buste. A un altro sportello c’era una signora che non ho ben capito cosa dovesse fare, perché per dieci minuti non è successo nulla. Me ne sono andato via.
Tentativo numero 3, ore 14:00, primo ufficio postale. Stavolta non c’è nessuno. No, c’è un impiegato, ma a uno sportello chiuso. Dopo un minuto chiama un’altra impiegata che si porta all’altro sportello, e finalmente riesco a spedire questa busta.
Più che liberalizzazione del servizio postale, credo che un po’ di napalm sarebbe un’ottima idea. Considerando come funzionano i corrieri privati, mi sa che spedire qualcosa sia diventato un lusso che non ci si può più permettere.
Ultimo aggiornamento: 2012-01-10 17:17
Nell’ufficio postale vicino a casa mia è un delirio pagare bollettini ma non ci sono problemi con le lettere. il casino sono le raccomandate: i postini non suonano (troppo lusso) e per recuperarle devi andare all’ufficio centrale di zona che è in capo al mondo. (rimpiango le poste tedesche che hanno sportelli piazzati in negozi e fanno solo il mestieri di poste+venditori di ammenicoli vari)
Nessuna sorpresa… l’ultima volta ho impiegato 1 ora per fare un versamento su un libretto postale… hanno un sistema informatico degno del villaggio dei Puffi e temo lo stia anche sopravvalutando.
Poi, se vuoi, ti racconto la disavventura per riuscire a domiciliare le bollette con enel…
Dovrebbero fare qualcosa per separare le spedizioni da parte delle aziende o degli studi e quelle dei singoli cittadini: se ha davanti nella fila l’impiegata con 20 raccomandate da spedire, hai il tempo per radiografarti qualsiasi cosa..
da quando le poste hanno deciso che devono fare anche la banca non sanno più fare le poste (non so se sanno fare la banca ma visto che anche prima la posta non la sapevano fare poi così bene direi che boh…)
Scusa se sono due CD di dati mandali via internet (LOL)
Hanno pure il coraggio di scioperare. Io le odio. Oltretutto se non ti informi bene prima sui costi cercano sempre di vederti il servizio più caro dicendoti che è quello che costa meno.
Qui da me distribuiscono la posta una volta alla settimana (e non abito in mezzo ai monti, ma a 10 km da un capoluogo di regione) e quando mi lamento perché le bollette arrivano tutte regolarmente scadute e minaccio di denunciarli per omissione di servizio pubblico, mi rispondono che la distribuzione della posta non è (più) una loro priorità e che non essendo più “statali” il loro non è un servizio pubblico!
Però hanno scioperato con i dipendenti pubblici…
dovrebbe essere lo “sportello amico”, quello che ti permette di fare due cose con un unico biglietto, no?
@zar per quel che ne sapevo io, se avevi una lettera allora potevi anche fare pagamenti. Ma i due davanti a me pagavano solo.
anche io la sapevo così, in effetti
Ho visto il film The American con Clooney, dove lui fa il killer, o qualcosa di simile, ed è rifugiato in abruzzo, vicino a Sulmona, dove deve operare in gran segreto.
Il film vira decisamente nel fantasy quando si fa spedire – e riceve regolarmente! – con le poste nostrane un’arma in un pacco. Lui, straniero in un paesino sperduto nella campagna, che va a ritirare un pacco alle poste! Gli sceneggiatori pensavano di essere in svizzera, evidentemente. :-)
La “separazione dei flussi” alle Poste è un crimine contro l’umanità.
La verità è che Passera alla fine degli anni 90 rimise le poste in funzione. Poi se ne andò ed al suo posto subentrarono i commistionari CISL.
io ho spedito un pacco (con alimenti) con sopratassa per la consegna in un giorno e il pacco è stato consegnato più di una settimana dopo, d’accordo, c’era di mezzo Natale ma io l’ho spedito il 22 dicembre e il giorno 24 dicembre, inserendo il codice di spedizione nel sito di Poste, risultava consegnato il 23 dicembre; ovviamente, quando il pacco è stato aperto, il contenuto era da pattumiera