Leggo sul dorso torinese di Repubblica che anche nella mia città natia il biglietto del tram passerà a un euro e mezzo, come già capitato a Milano. Succede, soprattutto visto che quello dei trasporti pubblici è uno dei pochissimi modi che gli enti locali hanno per ottenere soldi.
Però una qualunque persona raziocinante dovrebbe saltare sulla sedia quando legge che gli abbonamenti annuali aumenteranno del 67%. Tra Diego Longhin e l’ignoto impaginatore, a nessuno è proprio venuto in mente di rileggere l’articolo e accorgersi di quel numero? Considerando tutto il resto dell’articolo, posso immaginare che l’aumeno per gli abbonamenti sarà del 6-7% (il matematico numerico che è in me non riesce a credere che qualcuno abbia potuto scrivere “6,7%” con una precisione inutile nel contesto). Però mi immagino l’infarto che potrebbe avere avuto un abbonato annuale…
Ultimo aggiornamento: 2011-12-06 15:01
Se il modo di fare cassa disperatamente si limitasse all’aumento del biglietto la città sarebbe un paradiso!
Invece i modi sono l’inceneritore, il grattacelo, i nuovi centri commerciali, le cubature, le privatizzazioni, ecc. ecc.
Il matematico che è in te è molto ottimista, a mio parere: ché l’utente medio di mezzi pubblici torinesi non riesce mica a calcolare che 67% rappresenterebbe un vero e proprio attentato alla sue finanze…