Non che serva ad alcunché, ma per questioni di principio ho denunciato il furto della mia bicicletta. Come forse non sapete, sia i carabinieri che la polizia permetterebbero di fare la denuncia online: viene comunque richiesto di passare al comando o alla stazione più comoda per formalizzarla, il che ha anche senso: da un lato occorre firmare, e dall’altro il tutore dell’ordine magari può chiederci qualche informazione in più. Inizio così a compilare tutto il modulo sul sito dei carabinieri, smadonnando un po’ per l’interfaccia pesantuccia; arrivo alla fine, mi chiedono dove voglio andare a completare l’iter, mi chiedono anche la fascia d’orario preferita. Peccato che non sia affatto previsto che io ci vada nella giornata stessa: si vede che il sistema online ha qualche collo di bottiglia.
Passo così al passo due, la polizia. Lì cercano di convincere l’ignaro navigatore che si può anche andare dai carabinieri, il che conoscendo l’amore reciproco tra i due corpi mi fa pensare che non abbiano affatto voglia di ricevere denunce. Poi chiedono di fare un login, il che può anche aver senso, così la seconda volta si risparmia tempo. Poi c’è il solito modulone, si sceglie la stazione, e finalmente esce il paginone con il numero di denuncia da portarsi dietro.
Esco dall’ufficio e mi avvio sotto la pioggia al commissariato Greco, che tanto è sulla strada. Entro, mi fanno accomodare, consegno al poliziotto il foglio col numero e il mio documento d’identità… e lui ricomincia da capo tutta la trafila, senza nemmeno provare a cercare il mio testo.
Qualcuno mi può spiegare perché hanno inventato le denunce online, se tanto non le usano?
Ultimo aggiornamento: 2011-11-07 07:00
La denuncia serve non a ritrovare la tua bicicletta, ma per avere una statistica della criminalità della zona. Io ho denunciato un intrusione in casa anche se non mi hanno rotto e rubato nulla. Senza queste denuncie i carabinieri/polizia (e poi il governo) potrebbero pensare che vada tutto bene, quando non è vero…
ciao
nicola.
@nicola: infatti il motivo per cui ho fatto la denuncia è proprio quello.
Qualcuno mi può spiegare perché hanno inventato le denunce online, se tanto non le usano?
Dietro esistono due ordini di problemi. Il primo è infrastrutturale: i singoli comandi NON hanno una gestione totalmente informatizzata, ma solo parzialmente, e solo per funzioni che chiamiamo di “back office” (strumentali alla attività di polizia, ma NON di chi, come tu ora, dell’utente).
Il secondo è più sottile e normativo: il papiro online non ha alcuna validità legale o formale. Viene tenuto a fini statistici o poco altro.
@mestesso:
(a) se i singoli comandi non hanno una gestione totalmente informatizzata, mi sembrerebbe ovvio che nel modulo di compilazione della denuncia online mi si indichino solo i comandi dove posso farla (visto che mi si chiede dove voglio andare a formalizzare la denuncia)
(b) non mi sono spiegato bene. Sapevo bene che il papiro online non ha alcuna validità, e l’ho anche scritto nel post. Però sono abbastanza ingenuo da immaginare che il poliziotto o il carabiniere prenda il file, controlli che i dati che io ho scritto siano corretti, ed eventualmente mi chieda qualche informazione in più; non che non lo apra nemmeno.
@.mau.:
Vedo che nessuno di noi legge bene i post dell’altro :-).
a) hai visto nel mio messaggio una formula dubitativa? Non c’è un comandi di polizia o carabinieri in Italia ad essere completamente informatizzato ;-).
b) altro problema normativo: la presenza fisica di chi sporge denuncia è necessaria non solo per evitare frodi (denunce fatte per terzi nei casi sia illegale farlo), ma anche per poter validarne il contenuto (tutte e sole le dichiarazioni fatte da dichiarante entrano nella denuncia vera).
Hai mai visto un portale internet che possa dire con certezza che la persona che sta dall’altro capo del filo sia veramente il Codogno e non uno con la user/password, tipo i giovini fra qualche anno ;-)?
La realtà è più complessa. Poi un giorno ti dirò come mai la carta di identità digitale è sparita…
continuo a non capire. È ovvio che se io arrivo con la mia carta d’identità solo allora si sa che sono io. Ed è ovvio che se nella denuncia online ho scritto delle idiozie oppure dimenticato qualcosa il poliziotto/carabiniere modificherà il tutto. Ma la parola chiave è appunto modificherà.
@.mau.: la tua è una logica da tecnico. La loro è da burocrati.
Entrambe (dal loro punto di vista e solo dal loro) corrette.
Poi chiedono di fare un login, il che può anche aver senso, così la seconda volta si risparmia tempo.
Come dire che è improbabile che chiunque subisca un solo furto (di bicicletta o altro).
Disclaimer: non ho visitato il sito, spero solo che la login non serva solo per denunciare furti & reati vari.
@maxxfi: no, come dire che se uno pensa di usare il sito lo userà più di una volta, il che non è così strano in Italia (beh, è strano usare il sito, ma ogni tre-quattro anni mi è capitato di dovere andare dalle forze dell’ordine)
Per il momento ho visto che il modo migliore per “portarsi avanti” con il poco piacevole lavoro di fare denuncia è scriversi tutto in .doc e .txt, copiare su chiavetta e stampare (tanto serve anche per annotarsi date, numeri, indirizzi, ecc).
Ovviamente una chiavetta estranea potrebbe non essere presa in considerazione per motivi di sicurezza e di dotazione software ma, se così non fosse, si velocizza davvero… l’inserimento dei dati statistici.
Comunque è vero che 1) la procedura (online e offline) non è stata accuramente pensata per ridurre il disagio del cittadino pagante, forse partendo dalla solita idea che gli utenti di un servizio informatico sono principalmente ladri e truffatori 2) pare la solita informatizzazione da “gara d’appalto & comunicato stampa” senza una visione davvero globale della procedura.
A me il carabiniere disse che il modulo on-line lo prendeva solo quando c’era fila.
Quando invece qualcuno entro’ in casa e rubo’ il marsupio con 5 euro, il poliziotto della questura mi chiese che la facevo a fare la denuncia…
però l’ultima volta che sono andata in questura per una denuncia mi sono portata il dischetto (ed il cd: sono una donna da cintura e bretelle) con il testo messo giù per bene ed il poliziotto è stato molto felice (era una faccenda un po’ complicata) e si è limitato ad integrarlo in alcuni punti facendomi delle domande.
questo in Ascoli Piceno.
A me invece il poliziotto ancora un po’ mi ha fatto il cazziatone perchè ero andato a fare la denuncia della bicicletta, lasciando intendere che
a) tanto non serve a nulla
b) gli stavo facendo perdere tempo
c) facevo perdere tempo a quelli che stavano in coda dietro di me (erano le 19.00 e c’erano almeno 4 persone dietro di me)
d) capiva il mio sforzo da cittadino ma … (sue testuali parole)
Sono uscito depresso …
Non sei il solo. Neppure a farsi rubare la bicicletta. Ricordavo questo post, ma la denuncia on-line l’ho fatta lo stesso. Poi mi sono recato in questura. Mi sono presentato bravo bravo con il mio foglietto stampato.
Poliziotto: “Ah, ha fatto il modulo on line. Peccato, non serve a nulla. Il sistema non funziona. Lo hanno fatto i napoletani. E` un pacco napoletano”
Poi però ha ricevuto la denuncia senza problemi, e in 5 minuti….
ladri di biciclette, again
mi hanno di nuovo rubato la bici